domenica 22 Dicembre 2024
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Così gli studenti senesi di enogastronomia vanno a lezione di assaggio del caffè

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SIENA – L’analisi sensoriale del caffè entra nella scuola. È accaduto, mercoledì 3 aprile, all’Istituto professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera dell’Istituto d’istruzione superiore “Bettino Ricasoli” di Siena, con sede a Colle di Val d’Elsa, dove gli studenti si sono cimentati con l’assaggio del caffè. L’iniziativa è frutto della partnership della scuola con la Diba 70 distributori professionali e consulenze per l’HoReCa.

L’obiettivo della partnership è quello di permettere ai giovani e alle strutture di eccellenza del territorio di conoscersi facendo crescere i servizi di ristorazione e ospitalità.

L’evento, organizzato in collaborazione con Oriental Caffè, è stato coordinato da Sandro e Samuele Bonacchi. Gli studenti si sono cimentati in una lezione teorica sull’uso degli organi di senso, seguita da esercizi pratici di gusto e di olfatto.

Il sito valdelsa.net ha raccolto le impressioni dei ragazzi

«L’ultima parte ci è piaciuta molto – dicono Alice e Giulia – perché è quella in cui siamo stati più a contatto con i nostri sensi e abbiamo avuto la possibilità di mettere in pratica quello che ci era stato spiegato. Abbiamo assaggiato e percepito i gusti, dal più amaro al più aspro e il più dolce. E provato gli odori che sentiamo tutti i giorni ma sui quali non ci eravamo soffermati».

«Questa lezione mi ha aperto un po’ un mondo – ha aggiunto Marco – la mia conoscenza sul caffè non era così approfondita. Adesso quando lo bevo farò più caso ad alcuni aspetti che ci sono stati spiegati».

Il successo della giornata viene confermato anche da Emanuele e Alessia, due studenti del secondo gruppo che ha partecipato all’evento: «L’impressione generale è stata positiva. Nella vita di tutti i giorni passiamo sopra al fatto che si produce più caffè di quanto in realtà si dovrebbe. E quindi la qualità spesso è più bassa, al punto da non renderci in grado di distinguere qual è migliore. Oggi è stato interessante perché abbiamo riscoperto i nostri sensi».

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