domenica 22 Dicembre 2024
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Tonino Lamborghini: la storia dietro un cognome, un brand iconico del made in Italy

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MILANO – Trent’anni di vero talento tutto italiano che ha puntato tanto anche sul caffè di alta qualità di Erika Laganà* Da oltre 30 anni, il suo brand è leader nel settore dell’abbigliamento e della moda. Come nasce il gruppo e qual è la sua storia? Tonino Lamborghini risponde: “Nel 1981 ho fondato la “Tonino Lamborghini Style and Accessories”. Reinterpretando i valori storici e la simbologia identificativa della mia famiglia e traendo ispirazione dalle precedenti esperienze professionali nel campo dell’ingegneria e del design, ho dato vita a un nuovo marchio dedicato agli accessori di lusso.

Tonino Lamborghini: dopo il successo nel mercato italiano, con le prime collezioni di accessori griffate, sono stato tra i primi a puntare sul mercato asiatico

Aprendo nel 1983 il primo negozio monomarca a Hong Kong. Da allora “Tonino Lamborghini” è diventato un brand fortemente riconosciuto e apprezzato in tutto l’Oriente, oggi abbiamo 10 negozi monomarca solo a Hong Kong”. “A metà degli anni ’90, sono stato tra i primi a portare il concetto di Tonino Lamborghini “brand di lusso” nel settore delle delicatezze alimentari: caffè di alta qualità, tipicità vinicole e gastronomiche, espressione della prestigiosa tradizione culinaria italiana, ovviamente garantita dal mio marchio e da una scelta accurata delle varie tipicità.

Il successo riscontrato da questa linea di delicatezze gastronomiche e il significativo appeal del marchio, soprattutto a livello internazionale, hanno poi portato alla realizzazione di un vero e proprio network di caffè “Tonino Lamborghini”.

Insieme a partner locali in ogni mercato di riferimento, abbiamo aperto caffè, ristoranti, hotel, residence in Italia, Est Europa, Medio Oriente e prossimamente in Asia

Sono ambienti caratterizzati da uno stile architettonico accattivante ed evocativo delle radici storiche del marchio, accoglienti ed eleganti per diffondere il sapore italiano nel mondo. Quest’anno celebriamo i 30 anni di attività. E i motivi per festeggiare ci sono tutti. Negli ultimi 5 anni il brand ha continuato a presidiare i core business consolidati e ha aperto fronti completamente nuovi, adeguando la propria offerta di accessori e prodotti di design alle nuove esigenze di mercato.

La strategia di posizionamento che il brand ha intrapreso ha visto quindi lo sviluppo di progetti dedicati a mercati più esclusivi e di lusso sia nel campo del fashion che della ristorazione”.

Nata negli anni ottanta oggi l’azienda è sinonimo di lusso, tecnologia e stile made in Italy, come si raggiungono così importanti traguardi?

“L’azienda esiste ormai da diversi anni, ma negli ultimi due, con l’arrivo del nuovo AD, abbiamo sviluppato in modo più coerente ed articolato il mio concept del lusso, che per me vuol dire cultura. Nel tempo ho puntato quindi su diversi settori che sviluppano questo concetto e i traguardi – che sono poi anche le grandi soddisfazioni – si raggiungono sicuramente con molto impegno, con lo studio continuo ed attento delle esigenze dei consumatori e con la qualità che è il nostro valore principale”.

Town life è il nuovo brand che avete creato per affiancare le esigenze di mobilità del futuro, si tratta di nuove vetture non inquinanti, è un ritorno al passato? Di che progetto si tratta?

“Diciamo che si tratta del mio sesto figlio. Amo molto questo mio progetto, partito qualche anno fa e poi rovinato da una gestione disastrosa della precedente proprietà che ha portato alla chiusura della società. I tempi ora sono sicuramente cambiati soprattutto perché il settore della piccole vetture è calato del 50%.

Non sarà facile ripartire, ma punteremo sulle motorizzazioni elettriche di ultimissima generazione che rappresentano ormai il futuro. Mi rendo conto che si tratta di un’esperienza non facile. La caratteristica principale delle vetture Town Life rispetto alle altre presenti sul mercato è che sono le più sicure in assoluto. Sono le uniche infatti dotate di un roll bar annegato, sono in fibra di vetro e carbonio e sono state studiate dall’Ing. Marmiroli, che ha un passato nella storia dell’automobilismo sportivo. L’input fu proprio quello di non far rovesciare l’auto mentre percorreva una curva ad angolo retto. La sicurezza che offriamo giustifica il prezzo delle stesse”.

Diversi settore di competenza caffetteria, abbigliamento, accessori, sport, fragranze e auto, la parola d’ordine per Tonino Lamborghini è diversificare?

“I settori che nel tempo abbiamo acquisito sono tanti e diversi. Vedi l’ultima apertura di un Cafè -Restaurant a Mosca, dove il nostro valore del Made in Italy è molto importante, insieme alla possibilità di esportare la nostra cultura, molto apprezzata in Russia. Per me, lo ribadisco, il lusso è Cultura e cerco di trasmetterlo anche all’estero in ogni mio progetto nei diversi ambiti”.

Tonino Lamborghini è stato il primo brand del lusso a proporre una bevande energizzante dall’immagine raffinata. Quale il target a cui si rivolge? Come nasce l’idea e per il futuro che prospettive si hanno?

“Si tratta di un’iniziativa che è nata per passione, come tutte le mie attività. Io facevo ben altro ma, per dare risposta al piacere di iniziare nuovi percorsi l’ho portata avanti. Ogni volta che faccio un prodotto nuovo mi sembra di acquisire una nuova vita. Tuffarmi in un argomento che non ho mai trattato mi da energia. Mi crea soddisfazione e arricchimento proprio quello che non conosco e che quindi posso imparare. Anche nel caso della bevanda che abbiamo lanciato, si tratta di offrire qualcosa di diverso rispetto agli altri prodotti già presenti sul mercato: puntiamo su una distribuzione che riguarda club esclusivi, da Porto Rotondo a Roma, da Capri e Milano e ci assicuriamo che la nostra bevanda sia l’unica presente. Ovviamente anche la comunicazione segue questo filo logico e un target che rimane giovane e che viaggia veloce.

Il mercato riconosce nel marchio Tonino Lamborghini un’idea di lusso e qualità che dobbiamo sempre tener presente in ogni prodotto che studiamo”.

Italia – Cina: sinergie e futuro. I suoi trent’anni di esperienza in Cina come ambasciatore del made in Italy cosa rappresentano?

“L’esperienza di questi anni mi ha portato una profonda conoscenza. In Cina ci siamo diffusi ampiamente. Se siamo riusciti ad essere così presenti vuol dire che qualcosa di buono c’è e tutto ciò automaticamente si ripercuote anche sugli altri paesi. Anche in Cina la qualità conta. Il target a cui ci rivolgiamo è quello del consumatore attento alle tendenze internazionali, che si muove velocemente e riconosce i valori qualitativi del nostro Brand. La Cina mi ha portato sia un vantaggio diretto che indiretto anche grazie a partner ambiziosi e disposti ad affrontare nuove iniziative.

In Cina l’economia gira veloce anche grazie al costante rinnovamento dei punti vendita, alle nuove e aperture che ogni giorno offrono ai marchi la capacità di fare nuovi numeri. Per la Tonino Lamborghini quello cinese è un mercato chiave, se si considera che è stato lanciato in anteprima proprio ad Hong Kong l’ICON PHONE Spyder, distribuito in negozi monomarca e in corner esclusivi presso gioiellerie di alta gamma a Hong Kong e nelle principali città cinesi. Dopo il grande successo in Asia, siamo passati ai Paesi del Golfo, altro importante nostro mercato, agli Stati Uniti e all’ Europa”.

E l’India? “In India non abbiamo ancora esperienze, ma è un mercato che stiamo attentamente monitorando, soprattutto per i nostri prodotti Core Business”.

La squadra che il Vice Ministro per il Commercio con l’ Estero On. Catia Polidori, ha creato con vari imprenditori, ritiene che anche grazie alla consulenza di Calearo, l’imprenditore/onorevole potrà dare un sostegno vero al nostro export?

“A me dispiace di non essere fra quelli e spero che questa organizzazione non sia votata ai singoli interessi ma a quelli del comparto. Molte volte è stato cosi, nelle esperienze passate intendo, ognuno tirava l’acqua al suo mulino”.

La crisi che attanaglia il nostro Paese? La mancanza di posti di lavoro? C’è tanta disoccupazione così come si dice?

“La crisi è mondiale e sta minacciando l’equilibrio di molti Paesi. L’Italia è una di questi, ma sono convinto che sapremo trovare una via d’uscita. Siamo Italiani ed abbiamo superato tanti ostacoli. Certo la mancanza di lavoro è un grosso problema in alcuni settori produttivi nazionali, ma in altri abbiamo difficoltà, noi imprenditori, a trovare manodopera specializzata disponibile. Questa è una peculiarità del nostro sistema produttivo che ha radici molto lontane”.

Cosa proporrà Tonino Lamborghini per il futuro?

“Abbiamo molti progetti internazionali in cantiere, ma quello che mi occupa, in questo momento , più energia è quello del rifacimento di uno nostro vecchio stabilimento con l’obiettivo di creare una galleria espositiva e commerciale monotematica sulle “ruote”. Ci sarà uno spazio per la ristorazione, uno spazio per eventi con degli arredi legati al mondo dell’auto, della moto, della bicicletta, insomma dei motori. Non è un museo, ma una sorta di memoria storica che può essere comparata con la realtà”. *Fonte: http://www.mondoliberonline.it/30-anni-di-vero-talento-italiano/20080/

 

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