MILANO – L’export mondiale segna il passo: ad agosto i volumi si sono ridotti del 4% rispetto allo stesso mese del 2018 attestandosi a 10,448 milioni di sacchi. Ma si tratta di un rallentamento fisiologico, che fa seguito a mesi di flussi commerciali caratterizzati da un’intensità senza precedenti.
Così le statistiche Ico diffuse questa settimana, che evidenziano un calo tanto dell’export di arabica (-2,3%) quanto di quello dei robusta (-6,6%), che si attestano rispettivamente a 6,544 e 3,904 milioni di sacchi. Tra gli arabica, l’unica tipologia in crescita (+18,3%) è costituita dai colombiani dolci, di cui sono stati esportati 1,29 milioni di sacchi.
Gli altri dolci scendono a 1,987 milioni (-15,3%), mentre i volumi di brasiliani naturali rimangono sostanzialmente invariati (+0,1%) a 3,267 milioni di sacchi.
In calo l’export del Brasile (-6%), che scende a 3,33 milioni. Forte decremento per i volumi del Vietnam (-25,7%), che si fermano a 1,8 milioni. Crescono le esportazioni della Colombia (+18%), che si attestano a 1,218 milioni di sacchi. Forte balzo in avanti dell’Indonesia (+93,1%), che risale a 800 mila sacchi.
Così l’export mondiale nei primi 11 mesi
Nonostante il rallentamento osservato ad agosto, l’export mondiale dei primi 11 mesi del 2018/19 è tuttora superiore del 9,2% a quello del pari periodo del 2017/18, per un totale di 120,283 milioni di sacchi e si avvia a raggiungere livelli record a fine annata caffearia.
Stando all’Ico, i volumi di arabica sono superiori dell’11,3% rispetto a un anno fa e si attestano a 77,44 milioni di sacchi.
Aumenta di un quarto (+25,4%) l’export di brasiliani naturali, a 38,569 milioni di sacchi. Gli imbarchi di colombiani dolci salgono a 13,882 milioni (+8,6%). Di poco inferiori ai 25 milioni di sacchi le esportazioni di altri dolci, in flessione del 4,1%.
I volumi di robusta sono in crescita del 5,6%, a 42,843 milioni.
Andamento positivo per i tre maggiori paesi esportatori
L’export del Brasile è in crescita del 31,1%, a 38,721 milioni di sacchi. Quello del Vietnam del 3,9%, a 24,974 milioni. Variazione con il segno più (+7,8%) anche per la Colombia, con 12,532 milioni di sacchi esportati.
Alle spalle di questi tre paesi registriamo invece prevalentemente variazioni di segno negativo. L’export dell’Honduras è inferiore del 5,1% rispetto a un anno fa ed è pari 6,565 milioni. Quello dell’India del 5,6% a 5,62 milioni. Quello dell’Indonesia, nonostante gli imbarchi in forte ripresa nell’ultimo mese, del 9,8%, a 4,822 milioni.
Tra gli altri paesi latinoamericani crescono Guatemala (3,343; +5%) e Nicaragua (2,64 milioni; +13,2%), mentre arretrano Messico (2,532; -11,7%) e Perù (3,135 milioni; -7,3%).
In Africa, l’export dell’Uganda segna un +0,6% a 4,092 milioni, mentre quello dell’Etiopia è in calo del 4,8% a 3,232 milioni. Forte incremento, infine, per le esportazioni dalla Costa d’Avorio, che risalgono a 1,625 milioni (+49,1%)