MILANO – Oggi il vending è stato riconosciuto un modello di efficienza per il commercio. Dai risultati delle ricerche e delle analisi che oggi abbiamo avuto modo di conoscere, emerge chiaramente come, malgrado il difficile contesto economico, la distribuzione automatica sia stata capace non di resistere, bensì di reagire positivamente alla crisi.
Ma siamo anche un modello di sviluppo per nuove soluzioni del commercio, perché mettendo le competenze delle nostre aziende a disposizione di altre attività commerciali possiamo fare in modo che la nostra positività si estenda anche ai nuovi potenziali partner quali il retail e le industrie di marca.
Non ci deve spaventare un nuovo modello di business ne’ preoccuparci la condivisione di progetti con altri comparti del commercio.
Dobbiamo mettere a disposizione le nostre professionalità. Dobbiamo fare in modo che la distribuzione automatica non sia utilizzata solo da noi, ma sia utilizzata da chiunque possa impiegarla.
E per fare questo dobbiamo generosamente mettere in campo le nostre esperienze, perché retail e industria possano integrare le loro attività forti della capacità dei professionisti del Vending.
Se i fabbricanti, ma ancor più i gestori di distributori automatici non ci crederanno davvero, questo mondo di straordinarie occasioni non si aprirà mai.
Oggi abbiamo appreso che la frequenza di utilizzo dei distributori automatici e’ aumentata di tre punti percentuali nell’ultimo triennio, passando da un già rilevante 41,9% a ben 44,2%.
Se pensiamo che questa percentuale è riferita a 38 milioni di cittadini ci troviamo di fronte a un risultato sensazionale.
La nostra collaborazione con Adiconsum dimostra che possiamo essere anche un modello di concertazione, di trasparenza e di responsabilità nel rapporto sempre più proficuo tra le imprese del vending e i consumatori.
Essere un modello positivo non deve spaventarci né sottintendere che il benessere sia ugualmente diffuso all’interno di tutta la filiera. Nel nostro settore vi sono aziende in difficoltà che potrebbero trarre giovamento se tutto il comparto, d’ora in poi, si assumesse maggiori responsabilità.
È il momento di guardare avanti, di continuare a scommettere con coraggio nel nostro lavoro. Il pessimismo impera al punto che anche chi va bene si convince del contrario, paralizzando il sistema a monte, gli investimenti e l’innovazione.
Con noi dobbiamo portare un dato fondamentale che abbiamo assunto oggi: perde solo chi rimane fermo.
I fabbricanti di distributori automatici in questi anni stanno facendo sacrifici enormi per garantire macchine innovative che ancora non troviamo sul mercato. Allora se è vero che il futuro passa anche da un miglioramento dell’offerta in termini di apparecchiature , è ora di ricominciare a rinnovare il parco macchine.
Il consumatore è pronto a riconoscerci un aumento del prezzo per un’offerta diversa a fronte di una garanzia sui prodotti e servizi; le istituzioni si dicono pronte a darci una mano per quanto concerne il doveroso rispetto della marginalità di sistema, ma il meccanismo dobbiamo farlo partire noi, altrimenti rimangono solo buoni propositi.
Tutto il sistema deve rivolgere un forte messaggio alle aziende che oggi più soffrono. Cerchiamo quindi di vincere le paure, ottimizziamo la nostra attività tradizionale, diversifichiamo l’offerta e cerchiamo nuovi modelli di business.
Come Associazione io credo che noi proseguiremo nella nostra attività forti della bontà delle nostre azioni.
Sono fiero di rappresentare questa organizzazione, sono fiero di rappresentare questo comparto, sono certo che l’anno prossimo parleremo ancora di Distribuzione Automatica come un modello di efficienza del commercio.
Lucio Pinetti
Presidente CONFIDA
Ass. Italiana Distribuzione automatica
Documenti ufficiali (clicca per scaricare):