MILANO – Confida, Associazione Italia distribuzione automatica, mercoledì 11 novembre ha organizzato l’evento completamente digitale “Stati Generali del Vending” per fotografare insieme ai protagonisti dell’economia e della politica italiana lo stato attuale del settore della distribuzione automatica, con particolare attenzione alla crisi dettata dall’emergenza sanitaria. Presentato per l’occasione, lo Studio di settore sulla distribuzione automatica in Italia. L’evento si è concluso con un intervento Massimo Trapletti, presidente Confida.
Alcuni degli ospiti che hanno partecipato all’evento: Carlo Sangalli, Presidente Confcommercio – Imprese per l’Italia, Nando Pagnoncelli, Presidente Ipsos; Onorevole Beatrice Lorenzin, Camera dei Deputati Onorevole Cosimo Ferri, Camera dei Deputati Senato Gaetano Quagliariello, Senato della Repubblica e Antonio Tajani, Parlamento Europeo.
Stati Generali del Vending: il settore è in decrescita
Nei primi sei mesi dell’anno, secondo dati Confida elaborati da Ipsos, e condivisi in video da Nando Pagnotelli, le principali categorie di consumazione del vending hanno subito un forte calo: rispetto allo stesso periodo del 2019 sono stati venduti il 27,51% in meno di caffè e il 42,98% in meno di bottigliette d’acqua. Su questa flessione incidono sicuramente le condizioni climatiche. Il caldo vale a volumi il 65% del mercato e, a seguito dell’inverno mite del 2019, mostra una contrazione del -2,94%. Di contro, a causa dell’estate 2019 non particolarmente calda, il freddo registra un -4,37%.
Il mercato OCS nel 2019 ha confermato il trend di decrescita, mostrando una sensibile contrazione sia in volumi che in valori. Il caffè vale quasi la totalità di questo canale, ben il 95% e registra una diminuzione allineata a quella dell’intero segmento (-10,36%).
Consumi quasi dimezzati (-46,52%) per gli snack salati – es., patatine, taralli, cracker e schiacciatine – e netta diminuzione delle vendite (-38,61%) anche per quelli dolci come biscotti, brioches e merendine.
Infine, gli energy drink e le bevande al sapore di cola invece, registrano una crescita. A indizio del cambio di gusti dei consumatori.
Confida: da un aprile con un picco di meno 60%, si arriva a un settembre con un -20% a livello globale
Nelle grandi città dove era già forte lo smart working il calo è stato ancora maggiore. Ottobre porta il segno meno più in basso a seguito dei decreti, dovendosi confrontare tra ordinanze regionali e nazionali. I numeri seppur in flessione del 2019 non torneranno presto: la fase critica si protrarrà possibilmente sino al 2022. Le aziende del vending potranno sopravvivere a seconda della zona in cui sono collocate: un maggiore sacrificio lo sconteranno quelle posizionate nei grandi centri.
Presidente Tajani da remoto: come intervenire sul settore
“Purtroppo è uno dei tanti settori vittima del susseguirsi dei decreti di sostegno alle imprese. Qua però sono necessari degli aiuti concreti alle imprese che non sono le sole ad esser state dimenticate dal Governo. Sono settori forse meno conosciuti, ma che danno lavoro a migliaia di persone. Non può esser dimenticato. Ci vuole un risarcimento, non un ristoro. ”
La scheda sintetica di Confida
Costituita il 13 luglio del 1979, Confida è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio- Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending Association).
