lunedì 23 Dicembre 2024
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Starbucks fa amicizia con i clienti: Latte gratis negli store Uk

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LONDRA – Un latte macchiato di nome Bob. O Kate. O John. O Sarah. E via dicendo. E’ l’ultima strategia di marketing della Starbucks, la catena di caffetterie all’italiana (ma di proprietà e ideazione americana) che ha conquistato il mondo e che – prima o poi – proverà a mettere piede pure in Italia, per ora evitata perché considerata (giustamente) la patria della cultura del caffè. Tutti i clienti che si presenteranno per nome, entrando oggi e domani (fino a mezzogiorno) in uno Starbucks, a Londra, nel resto della Gran Bretagna e negli Stati Uniti, riceveranno una tazza (di cartone) di latte macchiato gratis, con il proprio nome scritto sopra “Perché tutto sembra impersonale al giorno d’oggi?”, si chiede l’azienda che ha reinventato espresso e cappuccino in un paginone pubblicitario sui giornali londinesi.

Starbucks coccola i clienti inglesi

“Siamo diventati tutti dei nomi in codice, dei numeri di riferimento, degli indirizzi digitali. Ma alla Starbucks non vogliamo più chiamarvi Latte o Mocha, bensì con il vostro nome. Perciò venite a trovarci stamattina e presentatevi, vi diremo buongiorno con un Latte gratis con il vostro nome scritto sopra. Noi siamo Starbucks, piacere di conoscervi”. Per chi non avesse mai bevuto i prodotti della catena nata a Seattle, “Latte” è l’abbreviazione di “latte macchiato”, pronunciato da americani e inglesi più o meno nello stesso modo in cui parlavano Stanlio e Olio nelle comiche di una volta: ovvero in maniera tale che un italiano non riconoscerebbe la parola.

Ma poco importa

Starbucks ha internazionalizzato e modernizzato il caffè, il cappuccio e le loro infinite variazioni, oltre che lo stile di vita dei caffè italiani, una certa idea del sedersi a fare due chiacchiere, l’abitudine di dire “andiamo a prendere un caffè” come sinonimo di prendiamoci una pausa. E adesso, con questa mossa di marketing, prova a ricordare ai suoi clienti che il caffè non è un luogo solitario, freddo e impersonale, al caffè ci si chiama tutti per nome, come in Italia per l’appunto. Fonte: repubblica.it

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