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venerdì 22 Novembre 2024
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Starbucks: Covid in Cina penalizza la trimestrale

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MILANO – Cina e Covid frenano la progressione di Starbucks, che chiude il primo trimestre del nuovo esercizio con risultati inferiori alle attese. Nei 3 mesi al 1° gennaio 2023, i ricavi del gigante di Seattle – massima catena mondiale di caffetterie, con oltre 36 mila locali in tutto il mondo – sono cresciuti dell’8%, a 8,71 miliardi di dollari, al di sotto del consensus di 8,78 miliardi.

Nello stesso periodo, le vendite nette nel mercato nord americano sono cresciute del 14% a 6,6 miliardi di dollari, mentre a livello internazionale si è registrata una diminuzione del 10%, a 1,7 miliardi, dovuta principalmente al cambio sfavorevole e una flessione delle vendite a parità di perimetro.

Inferiore alle aspettative anche l’utile per azione (eps), che si attesta a 75 centesimi, in crescita del 4,2% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, ma sotto le stime degli analisti, che avevano previsto 77 centesimi per azione.

Le vendite a parità di perimetro, a livello globale, segnano un +5% su base annua: meno del +6,8% costituente la media delle stime degli analisti consultati da Bloomberg.

Sul risultato parzialmente deludente ha inciso in modo preponderante la prestazione negativa della Cina, che ha “impattato concretamente” la performance trimestrale.

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