TORINO – E’ ancora fresco il tumulto che ha visto i coffeelover da tutto il mondo, oltre che quelli italiani, a fare la fila a Milano in Piazza Cordusio al numero 3. La grande apertura milanese del colosso del caffè americano però, è stato solo il primo passo di colonozzazione del Bel Paese. Già in cantiere le prossime aperture in Lombardia – disseminate tra Milano, Malpensa e Bergamo. Ma si esce dai confini regionali, voltandosi al Piemonte. Ecco le novità di Starbucks Torino, tappa successiva da seguire per gli affezionati del brand. Che porterà una sfida in casa ad alcuni dei maggiori torrefattori italiani.
Starbucks Torino: dove e quando?
In che strade del capoluogo piemontese si formerà presto una fila chilometrica per gustare un americanissimo Frappuccino? E poi, il grande successo riscontrato alla Reserve Roastery di Milano, corrisponderà a un altrettanto apprezzamento dei torinesi?
Torino infatti, risulta essere un terreno non così fertile quanto la cosmopolita Milano. Il capoluogo piemontese è la sede di numerose e famose torrefazioni. Mentre il caffè al bancone del bar resta una tradizione quasi insostituibile.
Starbucks si prepara ad approdare in zona Mole
Una cosa è certa: si punterà sul centro e sulle zone di maggiori affluenza, che propongono una clientela molto variegata. Dagli adolescenti agli studenti universitari, passando per i dipendenti di negozi, gli impiegati e i dirigenti d’azienda.
Per ampliare il suo target, l’azienda proverà a individuare un locale verosimilmente nella zona di piazza Castello. Nelle immediate vicinanze è già presente un’altra catena internazionale, il McDonald’s, con la quale potrebbe essere formato una sorta di asse.
Altro possibile candidato, la zona di Palazzo Nuovo
Qui, però, i cantieri non saranno ultimati prima di febbraio 2019. Alcuni pensando addirittura che le due location non siano in contrapposizione, ma possono rappresentare un’occasione per una duplice apertura.
Dunque, non resterà che attendere ancora qualche settimana per conoscere meglio le intenzioni dei vertici aziendali, che avevano promesso una prossima apertura nella nostra città. I numerosi curiosi non vedono l’ora di gustarsi un caffè americano comodamente, usufruendo del servizio Wi-Fi o degli spazi per studiare.