MILANO – Ancora una volta Starbucks è dalla parte delle categorie sociale più discriminate e si mette dalla parte dei transgender. Chi vuole modificare il proprio sesso non è un essere umano di serie b e il colosso americano sottolinea la sua posizione a riguardo, con uno spot che commuove. Leggiamo la notizia da gay.it, dall’articolo di Federico Boni.
Starbucks ha svelato una nuova pubblicità trans-inclusiva, dalla durata di novanta secondi, intitolata ‘Every name’s a story‘
Il nuovo spot, trainato dall’hastag #whatsyourname, segue un giovane di nome James, che fatica con amici e familiari perché costretto ad utilizzare il suo nome ‘dimenticato’, quello da ragazza, il nome ‘Jemma’. L’unico luogo dove riesce ad essere veramente sè stesso è proprio da Starbucks, quando il barista scrive il suo vero nome sulla sua tazza. James, per l’appunto.
Lo spot ha vinto il Diversity in Advertising Award di Channel 4, che va a sfidare la mancanza di rappresentanza LGBTQ nella pubblicità britannica
Impegnandosi inoltre a raccogliere un minimo di 100.000 dollari per le associazioni transgender britanniche.
Susie Green, Ceo di Mermaids, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di far parte di una campagna così fantastica e potente. Sappiamo, da 25 anni di esperienza, quanto sia importante riconoscere la vera identità delle persone. I fondi raccolti tramite #whatsyourname ci consentiranno di apportare modifiche significative ai nostri servizi di assistenza, che supportano i giovani trans e le loro famiglie che hanno un disperato bisogno di rassicurazioni e accesso alle informazioni”. “Il semplice riconoscimento dell’esistenza di persone trans in una pubblicità televisiva aiuterà molte persone a sentirsi meno isolate e a capire quanto siano apprezzate“.
Matt Salmon, direttore Channel 4, ha dichiarato
“Abbiamo creato il premio Diversity in Advertising di Channel 4 per dar vita a cambiamenti positivi nella rappresentazione di diversi gruppi nella pubblicità. Questa pubblicità innovativa di Starbucks è incredibilmente degna del premio, e speriamo che questa campagna incoraggi altri marchi a migliorare la rappresentazione Lgbt + nella loro pubblicità.”