domenica 22 Dicembre 2024
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Starbucks sempre più vegan: adesso arriva anche il latte di mandorle

Dopo quello di soia e di cocco, Starbucks annuncia che amplierà l’offerta vegan introducendo negli Usa il latte di mandorle. E in Italia come si comporterà?

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MILANO – Dopo quello di soia e di cocco, arriva anche il latte di mandorle. Starbucks amplia ulteriormente la propria gamma di prodotti vegan. Da qualche tempo infatti la bevanda vegetale a base di mandorle entrerà nei menu di tutte le 4600 caffetteria degli Stati Uniti.

Una decisione, ha fatto sapere il colosso americano, che intende rispondere alla sempre maggior richiesta da parte della clientela di alternative a base vegetale e che sarà seguita entro fine anno dall’introduzione come dolcificante della stevia a zero calorie.

Come ogni anno, infatti, Starbucks ha chiesto ai propri clienti e ai propri baristi di esprimere idee e suggerimenti per migliore l’offerta e a ottenere maggiori indicazioni è stata proprio la richiesta di introdurre il latte di mandorle.

Secondo quanto ha fatto sapere Starbucks, il latte di mandorle non conterrà aromatizzanti aggiunti, avrà 3 grammi di zucchero ogni 200 grammi di prodotto circa e potrà essere richiesto come base di ogni bevanda con un costo aggiuntivo di 60 centesimi. Per evitare il rischio di reazioni allergiche in tutti gli store saranno messe in atto misure per evitare la contaminazione.

“Abbiamo creato la nostra personale ricetta di latte alle mandorle come ingrediente per le nostre bevande calde, fredde e per il Frappuccino”, ha spiegato Yoke Wong, manager dello Starbucks beverage R&D team.

“La ricetta è stata creata in modo che una volta vaporizzato il latte di mandorle possa creare una schiuma ricca per le bevande calde e che sia cremoso se servito in quelle fredde”.

Un ulteriore segnale della sempre maggior attenzione del colosso americano verso la clientela vegana che arriva dopo la mossa di marketing che all’inizio dell’estate aveva fatto spopolare sui social il #pinkdrink, bevanda veg a base di latte di cocco e frutta fresca ufficialmente non presente nei menu di Starbucks ma la cui offerta si era diffusa rapidamente su internet.

E in Italia che cosa succederà?

Rimane ora da capire come si comporterà la catena fuori dagli States, nei punti vendita diffusi praticamente in tutto il mondo e in Italia, dove Starbucks sbarcherà per la prima volta a Milano all’inizio del 2017.

Silvia de Bernardin

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