SEATTLE, USA – I dipendenti di Starbucks appartenenti agli oltre 100 negozi nel territorio degli Stati Uniti d’America hanno manifestato di fronte alla sede dell’amministratore delegato dell’azienda Howard Schulz a Seattle nel primo dei tre giorni di sciopero previsti. Lo sciopero è avvenuto in concomitanza con l’annuale Red Cup Day di Starbucks, l’iniziativa in cui l’azienda regala tazze riutilizzabili ai clienti che acquistano una bevanda natalizia: si tratta di uno dei giorni più affollati dell’anno.
Starbucks: sciopero negli Stati Uniti
Questo si tratta dello sciopero più lungo della vertenza iniziata un anno fa. I dipendenti vogliono far riconoscere il diritto di farsi rappresentare da un sindacato.
Tuttavia, c’è più di una causa scatenante allo sciopero: i dipendenti del colosso americano affermano di essere alla ricerca di un compenso migliore, di orari più costanti e di un aumento del personale nei negozi che lo richiedono.
Dall’anno scorso in almeno 264 dei 9000 negozi Starbucks negli Usa i dipendenti si sono espressi per sindacalizzare il proprio rapporto di lavoro.
L’azienda, contraria alle iniziative di sindacalizzazione, ha tuttavia affermato di essere a conoscenza degli scioperi e di rispettare comunque il diritto dei suoi dipendenti a protestare.
Lo sciopero e la vertenza del caso Starbucks interessa solamente gli Stati Uniti e non riguarda il resto delle nazioni.