MILANO — Howard Schultz, 64 anni, lascia. Dal 26 giugno il carismatico manager americano non sarà più presidente esecutivo di Starbucks ma diventerà presidente onorario. Una decisione che arriva dopo 40 anni trascorsi nella società e che fa seguito alle dimissioni da amministratore delegato dell’anno scorso.
Lo ha annunciato nella giornata di lunedì 4 giugno lo stesso Schultz in una lettera inviata ai partner, così Starbucks chiama i dipendenti.
Un futuro in politica?
Sotto la sua guida, Starbucks è passata da 11 punti vendita a 28.000 in 77 Paesi e, tra poche settimane, a settembre, aprirà il primo locale, una Roastery in Italia, a Milano, in Piazza Cordusio 2. La sua uscita tornerà ad alimentare le voci su una sua possibile discesa in politica.
Schultz, che è fermo e dichiarato oppositore di Donald Trump, potrebbe essere uno dei volti nuovi di cui un partito democratico in crisi di leadership è alla disperata ricerca.
L’annuncio non è piaciuto ai mercati
L’annuncio non è piaciuto ai mercati. Poco prima della mezzanotte negli Stati Uniti, infatti, Starbucks cala in Borsa nelle contrattazioni after hours. I titoli Starbucks perdono l’1,54%.
Feroci polemiche per razzismo
La catena del caffè è stata ultimamente investita da feroci polemiche (ad aprile) quando due uomini di colore sono stati arrestati in uno dei suoi punti vendita a Filadelfia mentre aspettavano un amico, dopo che lo staff aveva allertato la polizia.
La contestazione di alcuni azionisti sull’azione anti-pregiudizi
La catena ha chiuso circa 8.000 negozi per un pomeriggio di formazione anti-pregiudizi la scorsa settimana. Una decisione che, alcuni azionisti hanno contestato perché costosa.
Le voci sulla sfida di Schultz a Donald Trump
«Da diverso tempo, sono molto preoccupato per il nostro Paese — ha detto Schultz al quotidiano New York Times — per le crescenti divisioni interne e per la nostra posizione nel mondo. Una delle cose che voglio capire è se c’è un ruolo che posso giocare per restituire, ma non so ancora quale sia».
Pochissime parole che sono bastate per alimentare le voci di un suo possibile impegno diretto contro Donald Trump nelle presidenziali del 2020.
Chi è Howard Schultz
Howard Schultz, 64 anni, è nato a New York. Ha studiato alla Northern Michigan University. Dopo una serie di esperienze da venditore è entrato da Starbucks, come direttore marketing.
Nel 1985 scopre, in un viaggio in Italia tra Milano e Verona, come racconta lui stesso, il concetto del bar all’italiana. Lo replica prima mettendosi in proprio, fondando una catena chiamata «il Giornale» (proprio dal nome del quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli, all’epoca in fase di lancio e con pubblicità ovunque) e poi tornando di nuovo a Starbucks come amministratore delegato.