MILANO – Vola in borsa il titolo di Starbucks, grazie ai risultati migliori del previsto contenuti nella quarta trimestrale dell’esercizio 2012 diffusa nella giornata di ieri.
Il titolo ha guadagnato il 7,5% nelle negoziazioni after-hour chiudendo a 3,49 dollari dopo che la sessione regolare si era conclusa in nero di 72 centesimi.
Nel dettaglio, la catena americana ha chiuso il trimestre al 30 settembre con un fatturato netto in crescita dell’11% a 3,4 miliardi di dollari.
Le vendite a parità di perimetro registrano un +6% cui contribuisce un +5% nel traffico e un +1% nella spesa media per cliente. Nelle Americhe l’incremento è stato del 7%, con un +5% e +2% rispetto alle voci sopra citate.
Il margine operativo cresce di 60 punti base al 15,4%rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente, che includeva a sua volta 100 punti base riconducibili a componenti positivi straordinari.
L’utile per azione risulta pari a 46 centesimi (consensus a 45 cents), in lieve calo rispetto ai 47 centesimi del quarto trimestre 2011, ma in crescita del 24% al netto dei componenti straordinari.
Il Board ha dichiarato un dividendo di cassa trimestrale di 21 centesimi, in crescita del 24%, pagabile al 15 novembre.
Nelle Americhe il fatturato è cresciuto del 9% a 2,51 miliardi, grazie a un +7% nelle vendite a parità di perimetro e un +5% nel traffico.
Il risultato operativo sale del 21% a 536,3 milioni con un incremento di 210 punti base dei margini operativi. Nel corso del trimestre sono stati aperti 250 nuovi locali.
La crisi europea si ripercuote sui risultati dell’area Emea (Europa, medio oriente, Africa), con un calo di fatturato del 2% a 283,7 milioni (nonostante l’apertura di 33 nuovi locali) e una perdita operativa di 6,5 milioni.
A ciò fa riscontro un +23% in Cina & Asia Pacifico, che porta il fatturato di quest’area a 198 milioni, con 132 nuove aperture e un +10% nelle vendite a parità di perimetro.
Il risultato operativo si incrementa dell’11% a 65,2 milioni, mentre il margine operativo cala di 340 punti base per effetto dei maggiori investimenti affrontati per sostenere la crescita accelerata in Cina.
Il reddito netto dell’intero esercizio cresce del 14% a 13,3 miliardi, con le vendite a parità di perimetro in crescita del 7% per effetto di un +6% e un +1% rispettivamente nel traffico e nella spesa media per cliente.
A livello globale sono stati aperti 1.063 nuovi esercizi.
Il margine operativo sale al 15% con un miglioramento di 20 punti base. Nonostante i componenti positivi straordinari nel bilancio 2011. E un impatto negativo calcolabile in 160 punti base derivante dai maggiori costi di materia prima nel 2012.
L’eps cresce del 10% a 1,79 centesimi per azione (+18% operando il raffrontosui risultati 2011 al netto dei componenti straordinari).
Il cash flow operazionale è stato di 1,7 miliardi.
Numerose le novità che hanno caratterizzato i mesi trascorsi. A cominciare dall’ultima in ordine di tempo. L’inaugurazione a Mumbai dei primi tre locali indiani, avvenuta a fine ottobre. Frutto della nuova partnership con Tata Global Beverages Limited. Starbucks è oggi presente in 61 paesi di tutto il mondo.
Rilevante, come già detto, la crescita in estremo oriente, con l’apertura del 700° locale in Cina.
Novità anche in nord Europa, con l’annuncio di una partnership con Umoe Restaurant Group per l’area scandinava, che porterà nel 2013 all’apertura delle prime caffetterie in Norvegia e Svezia in contesti urbani di prestigio.
Al debutto il sistema Verismo ora disponibile in 6.400 locali di Usa, Canada e vari paesi del resto del mondo.
Prosegue l’espansione dei punti vendita Evolution Fresh; succhi di frutta, frullati e altre preparazioni a base di frutta e verdura. Con la prima apertura del locale di San Francisco, il primo al di fuori dell’area di Seattle.
Fondata a San Bernardino (California) nel 1992 da Jimmy Rosenberg, Evolution Fresh è stata acquisita l’anno scorso da Starbucks. La società ha messo a punto nel 2010 un esclusivo sistema di pastorizzazione denominato Hpp.
Nell’esercizio 2013, Starbucks punta ad aprire 1.300 nuovi locali su scala globale concentrando la sua espansione principalmente in nord America e Cina & Asia Pacifico.
Per il fatturato è attesa una crescita compresa tra il 10% e il 13%. Indotta dalle nuove aperture e da una crescita a parità di perimetro in singola cifra media.
Il margine operativo dovrebbe incrementarsi di ulteriori 100 punti base.
L’eps dovrebbe attestarsi conseguentemente a 2,06-2,15 dollari, con un miglioramento compreso tra il 15% e il 20%.
Detti risultati segnano una lieve correzione al rialzo degli obiettivi a suo tempo dichiarati nella guidance per il 2013.