CIMBALI M2
martedì 05 Novembre 2024
  • CIMBALI M2

Starbucks chiude terzo trimestre con un fatturato +13%, 2,7 mld

Crescono gli utili, ma meno del previsto Ridimensionate anche le previsioni per il quarto trimestre A pesare sono soprattutto la scarsa crescita economica e il sentiment negativo sempre più diffuso in Usa ed Europa

Da leggere

  • Dalla Corte
TME Cialdy Evo
Demus Lab - Analisi, R&S, consulenza e formazione sul caffè

MILANO – Dopo essersi sottratta alla stretta della prima Grande Recessione del nuovo millennio, Starbucks rischia ora di subire i contraccolpi del rallentamento economico globale. Sembra essere questo il giudizio di fondo degli analisti più critici, dopo la pubblicazione, avvenuta la scorsa settimana, dei risultati della trimestrale al 1° luglio. Risultati – è bene premetterlo – di assoluto rilievo.

Starbucks accusa il colpo della crisi

Il gigante di Seattle è tra i pochi grandi gruppi statunitensi ad avere raggiunto una crescita a doppia cifra nel periodo in questione: una performance di tutto rispetto, visti i perduranti malesseri dell’economia americana. Il terzo trimestre di esercizio si chiude con un fatturato in crescita del 13% sul pari periodo 2011, a 3,3 miliardi di dollari. Gli utili ammontano a 333,1 milioni, ossia 43 centesimi per azione, contro i 279,1 milioni (36 centesimi) dell’anno scorso, in crescita di oltre il 19%, ma al di sotto dei 45 centesimi previsti dal consensus Thomson Reuters I/B/E/S.

Non accadeva da dicembre 2008 che Starbucks mancasse così il consensus sui dividendi

La catena americana ha inoltre ridimensionato l’outlook per il trimestre in corso da 46-47 a 44-45 centesimi per azione, a fronte di un consensus di 48 centesimi. La guidance sull’utile per azione per l’intero esercizio è stimata nell’intervallo di 2,04-2,14 centesimi. La reazione di Wall Street è stata negativa e il titolo ha perso oltre il 10% nella seduta di venerdì scorso. Le vendite a parità di perimetro registrano un +6% su scala globale, grazie soprattutto al traino di Cina e Asia (+12%) e delle Americhe (+7%). Ma a giugno e luglio, il traffico nei locali degli States ha segnato il passo risentendo del persistere di alti tassi di disoccupazione e di un sentiment ancora traballante.

“Il trend è considerevolmente al ribasso in molte aree degli Usa e la tendenza si è confermata a luglio” ha dichiarato il cfo Troy Alstead

Umore basso anche in Europa, dove si registrano vendite piatte. “L’Europa è stata per noi una sfida per tutto l’anno e continua a esserlo” ha aggiunto Alstead sottolineando come l’ultimo trimestre abbia segnato comunque un miglioramento rispetto al –1% di quello precedente. Per risollevare le sorti del proprio business nel vecchio continente Starbucks appare intenzionata ad adottare una terapia d’urto simile a quella somministrata con successo al comparto americano. Che potrebbe includere la chiusura dei locali non redditizi oltre che innovazioni nel servizio e forme di fidelizzazione-cliente.

Il presidente e ceo di Starbucks Howard Schultz ostenta comunque ottimismo a dispetto delle difficoltà macroeconomiche che stanno caratterizzando il 2012

“Nonostante un utile lievemente inferiore alle previsioni è stato un trimestre da record” ha dichiarato Schultz. “Rimaniamo convinti della solidità del nostro modello di business” gli ha fatto eco Alstead. Le difficoltà di Starbucks appaiono d’altronde simili a quelle di tutte le altre grandi insegne della ristorazione americana, a cominciare da McDonald’s e Dunkin’ Donuts, entrambe alle prese con un calo delle vendite a parità di perimetro nel mese trascorso.

Starbucks da canto suo riafferma i capisaldi delle sue strategie di lungo periodo, che prevedono una crescente differenziazione delle attività rispetto al core business originario, con un’attenzione particolare al segmento del caffè porzionato, ma anche all’offerta di bevande alcoliche e prodotti da forno. Partnership svizzera Starbucks lancia intanto una partnership in terra elvetica con Migros.

Il gigante della Gdo svizzera proporrà nei suoi punti vendita, nei reparti frigo, tre nuovi prodotti ready-to-drink della gamma Discoveries: Seattle Latte, Chocolate Mocha Latte e Caramel Macchiato Latte, tutti da filiera certificata Max Havelaar. Prodotti in Danimarca, i Latte di Starbucks sono commercializzati in confezione da 220 ml al prezzo di 2,30 franchi svizzeri (circa 1,91 euro) in tutti i punti vendita Migros e nei mini-market migrolino, all’interno delle stazioni di servizio.

CIMBALI M2

Ultime Notizie

  • Water and more
  • Carte Dozio