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mercoledì 11 Settembre 2024
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Starbucks apre il 5° store a Firenze, nello storico Palazzo Portinari, forse a novembre

A fare «spazio» a Starbucks è stata la licenza del Caffè Salvemini che un anno fa chiuse all’improvviso, avvisando (e ringraziando) i clienti inconsapevoli con un biglietto apposto sulla vetrina all’ultimo minuto

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MILANO – Starbucks, catena di caffetterie nato dal sogno di Howard Shultz continua la sua espansione sul territorio italiano, per la precisione aprendo il quinto store a Firenze, in Via del Corso con la licenza del Caffè Salvemini, nonché il quarantunesimo nel Bel Paese. Una conquista del nuovo modo di intendere e consumare il caffè, in una città già presidiata dallo specialty e le estrazioni alternative: primo tra tutti Ditta Artigianale, un apripista per tutte le altre attività legate alla Third Wave – i nomi sono davvero tanti ormai a Firenze, che è considerabile con Milano e Roma, uno dei punti di riferimento per lo specialty -.

Leggiamo la notizia di Edoardo Semmola su questa nuova apertura da corrierefiorentino.corriere.it.

Starbucks presidia ancora Firenze

Un bar in piazza Salvemini chiude, uno Starbucks in via del Corso apre. Non in un punto qualsiasi della centralissima via dei negozi, ma all’interno di Palazzo Portinari, la storica sede della Banca Toscana.

Sono appena apparse le insegne dell’imminente apertura della catena di caffè americana e, «dopo circa tre mesi di lavori», come assicura la proprietà dell’immobile, ci sarà l’inaugurazione. Presumibilmente a novembre.

Sarà un negozio relativamente piccolo: 100 metri quadrati. Il quinto Starbucks a Firenze quello nato all’interno del centro commerciale I Gigli, i 200 metri inaugurati 14 mesi fa in via Cerretani, e il più piccolo store nella stazione Santa Maria Novella aperto sei mesi prima. L’ultimo in ordine di tempo, ma anche il più grande con quasi 300 metri quadrarti, ha aperto in via Canova a luglio scorso.

A fare «spazio» a Starbucks è stata la licenza del Caffè Salvemini

Che un anno fa chiuse all’improvviso, avvisando (e ringraziando) i clienti inconsapevoli con un biglietto apposto sulla vetrina all’ultimo minuto: la Curia, proprietaria del palazzo, aveva deciso di non proseguire con l’affitto del fondo per aprire lì la sede dell’Mcl.

E così Starbucks ha potuto evitare le restrizioni che Palazzo Vecchio sta provando a inserire nelle sue normative pensate per frenare la corsa del centro Unesco verso il proliferare inarrestabile del mangificio: non potendo aggiungere una nuova licenza, ma comprandone una già esistente.

Il gruppo Percassi, per conto di Starbucks, ha infatti acquisito la licenza di piazza Salvemini per trasferirla in via del Corso.

Qui l’articolo completo. 

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