MILANO – A fronte di un mercato Usa poco promettente, seppur in miglioramento, Starbucks ha deciso di puntare sulla Cina. Là realizzerà la sua più grande acquisizione. Rilevando il 50% che ancora non possiede in una joint venture.
In pratica, con un investimento da 1,3 miliardi di dollari la catena americana di caffetterie prenderà il controllo di 1.300 negozi. Dimostrando di volere puntare su quello che considera il mercato internazionale a più rapida crescita.
Serve però l’ok delle autorità cinesi. L’annuncio è stato dato dal gruppo congiuntamente alla pubblicazione di una trimestrale deludente.
Nei tre mesi al 2 luglio scorso, Starbucks ha messo a segno utili netti per 691,6 milioni di dollari. In ribasso dell’8,3% dai 754,1 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente.
Gli utili per azione sono scesi a 47 centesimi dai 51 centesimi per azione dell’anno prima. Sotto le attese degli analisti per 55 centesimi. I ricavi sono saliti dell’8% a 5,7 miliardi di dollari, sotto le previsioni per 5,76 miliardi.
Il gruppo ha anche detto che chiuderà tutti i 379 negozi Teavana. Il marchio di tè acquisito nel 2012 e tra le cause che stanno tenendo a freno i profitti.
“Nonostante gli sforzi compiuti attraverso un merchandising creativo e un nuovo design dei negozi Teavana, la sottoperformance di questo business è probabile che continui”, ha spiegato il gruppo. Precisando che la chiusura dell’insegna acquistata nel 2012 avverrà entro la primavera del prossimo anno. I costi legati alla dismissione non sono stati specificati ma potrebbero avere un impatto sui prossimi risultati.
Saranno creati 240.000 nuovi posti di lavoro su scala globale
Nel comunicato relativo ai conti, Starbucks ha anche detto che i 3.300 “partner colpiti dalle chiusure avranno l’opportunità di fare domanda di lavoro nei negozi Starbucks”. Che “resta sulla strada giusta per creare 240.000 nuovi posti di lavoro su scala globale e 68.000 in Usa nei prossimi 5 anni”.
Si tratta della seconda volta quest’anno che Starbucks annuncia una correzione nella sua strategia di diversificazione. A febbraio scorso, il gruppo americano del Frappuccino aveva annunciato la rinuncia al progetto degli store dei succhi di frutta Evolution Fresh.
Il titolo Starbucks venerdì nel dopo mercato ha lasciato sul terreno quasi il 6%. La seduta era finita in aumento del 2,7% a 59,5 dollari.