Shannon Phillips, una ex manager di Starbucks, è stata licenziata cinque anni fa per discriminazione razziale: questo è quanto deciso dal giudice federale. Infatti l’ex manager è stata licenziata mentre il direttore del negozio, una persona di colore, ha mantenuto il suo lavoro. Il brand a stelle e strisce è stato già condannato a risarcire una cifra di 25,6 milioni di dollari a giugno. Alla somma da capogiro vengono aggiunti ora altri 2,7 milioni di dollari destinati alla ex manager. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa.
Il risarcimento di Starbucks alla ex manager
WASHINGTON – Starbucks dovrà pagare altri 2,7 milioni di dollari a una ex manager in Pennsylvania, Shannon Phillips che era stata licenziata cinque anni fa in un caso di discriminazione razziale. Lo ha deciso un giudice federale secondo quanto riferisce Cbs.
Starbucks era già stato condannato a giugno ad un maxi risarcimento di 25,6 milioni di dollari perché un giudice aveva ritenuto che Phillips era stata licenziata perché bianca. L’ex manager che lavorava in un Starbucks a Filadelfia nel 2018 era stata licenziata mentre il direttore del negozio, che era nero, aveva mantenuto il suo lavoro.
Nel 2018 a un uomo nero di 20 anni, che era in compagnia di un altro, era stato negato il permesso di usare il bagno perché non aveva comprato nulla. Rashon Nelson e Donte Robinson, questo i nomi dei due protagonisti, avevano spiegato che erano lì per un incontro di lavoro e stavano aspettando qualcuno. Quando si sono rifiutati di andarsene, il personale aveva chiamato la polizia, che arrivata sul posto aveva ammanettato i due scortandoli fuori dal negozio.
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