SHANGHAI (Cina) – Vittoria in terra di Cina per Starbucks. Un giudice del tribunale di Shanghai ha sentenziato che una compagnia locale, la Xingbake Coffee, aveva violato i diritti di proprietà intellettuale che proteggono il marchio del colosso delle caffetterie.
In cinese Xingbake Coffee significa esattamente Starbucks e il marchio ricorda da vicino quello dell’azienda guidata da Howard Schultz.
La Corte ha ordinato alla società cinese di pagare 500mila yuan o 61,900 dollari al gruppo americano e di cambiare la propria ragione sociale. Shanghai Xingbake, che era stata denunciata da Starbucks nel 2003, sosteneva che il suo nome era valido perché era stato registrato nel 2000, prima che Starbucks ottenesse la versione cinese del suo marchio.
Il colosso Usa invece è riuscita a dimostrare di aver provveduto a registrare sia il nome che il marchio in Cina già nel 1996. Starbucks conta su 8.700 negozi nel mondo e ben 300 in Cina dove punta ad arrivare a 3.000 entro la fine dell’anno in corso, dopo la prevista vittoria in tribunale.
Starbucks (il nome è preso da quello del compagno del capitano Ahab in Moby Dick di
Herman Melville), fondata nel 1971 a Seattle. È la più grande azienda mondiale per ciò che riguarda vendita al dettaglio e tostatura del caffè. Per i quali si è ispirata all’espresso italiano. Possiede caffetterie in tutto il mondo e dichiara una clientela settimanale, in tutto il mondo, di 33 milioni di persone.