MILANO – Starbucks riparte alla grande su scala globale e delude soltanto in Cina, il suo secondo mercato dopo gli Usa. Così i risultati della terza trimestrale dell’esercizio 2021, che registrano una crescita record rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, coinciso con uno dei periodi più critici della pandemia. Vola a livelli senza precedenti il fatturato, che raggiunge, nei 3 mesi al 27 giugno, i 7,5 miliardi di dollari (6,3 miliardi di euro), con un incremento del 78%. Ben al di sopra del consensus di 7,3 miliardi indicato da Wall Street.
Superiore alle attese anche il dato delle vendite a parità di perimetro, che crescono del 73%.
Brillanti i risultati in Usa, dove il fatturato è cresciuto del 90% in termini assoluti e dell’83% a parità di perimetro. Le bevande fredde hanno contato per il 74% delle vendite di bevande, anche questo un dato senza precedenti.
Circa la metà degli ordini sono avvenuti in negozi drive-thru, a riprova dei cambiamenti di abitudini indotti dalla pandemia.
Le vendite internazionali a parità di perimetro di Starbucks sono cresciute del 41%
Inferiore alle aspettative il dato relativo alla Cina, in crescita di appena il 19%. Ridimensionato anche l’outlook per l’intero esercizio, che è stato ridotto al 18-20%, contro una precedente previsione del 27-32%.
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