domenica 22 Dicembre 2024
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Starbucks fa la sorpresa e sceglie per il primo store nella capitale la location dell’outlet di Castel Romano

Per il suo primo locale in città la catena ha deciso di non puntare ai turisti ma al sito commerciale. Sono già comparsi annunci di ricerca del personale da parte della business company che si occupa del marchio

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MILANO – Starbucks Italia che è gestito dal Gruppo Percassi di Bergamo ha deciso. Per il suo primo locale di Roma la catena made in Usa non punterà ai turisti ma al frequentato outlet di castel Romano. Sono già comparsi annunci di ricerca del personale, le selezioni sono imminenti. Riprendiamo l’articolo pubblicato dalla pagina romana del quotidiano La Repubblica. Lo firma Valentina Lupia, che è una specialista dell’argomento.

ROMA – Non a via dei Bastioni di Michelangelo e nemmeno nel palazzo dove ha inaugurato l’Apple store. Ma, a sorpresa, all’outlet di Castel Romano. È questa la location scelta da Starbucks per l’apertura del suo primo locale nella Capitale, almeno stando agli annunci di lavoro pubblicati sul sito di Percassi, la business company che si occupa dello sviluppo e gestione delle reti commerciali di grandi marchi.

Contattata da Repubblica, la catena di caffè statunitense non si sbottona: “Starbucks, in collaborazione con Percassi, è sempre alla ricerca di nuove location e opportunità per portare la Starbucks Experience a quanti più clienti in Italia. Vi faremo sapere quando avremo piani più specifici da condividere sulle nostre future opportunità a Roma”.

Non conferma, ma non smentisce. D’altra parte gli annunci pubblicati sul sito di Percassi – a cui si viene anche rimandati cliccando nella sezione “Lavora con noi” di Starbucks – non lasciano spazi a fraintendimenti. Il 7 dicembre sul sito di Percassi sono apparse le prime due ricerche per il personale: store manager “con esperienza di almeno tre anni” e assistant store manager per il “Castel Romano designer outlet”.

Il 21 gennaio il terzo annuncio: stavolta, per la stessa galleria commerciale a ridosso della via Pontina, si cerca un “barista”, “una persona dinamica che adori lavorare in un team affiatato ed entusiasta, una persona curiosa e con tanta passione, orientata al cliente che soprattutto adori il caffè”, che abbia “una buona conoscenza della lingua inglese”. Poi “la conoscenza di altre lingue è considerata un plus”.

Una volta individuato il profilo giusto, partirà un “percorso di training on the job”. Il 25 gennaio arriva il quarto – e per ora ultimo – annuncio. Un altro barista, ma appartenente alle “categorie protette”. Per “Roma”, senza specifica sull’outlet di Castel Romano: forse indizio che la catena fondata a Seattle nel 1971 si stia preparando ad aprire più di un locale in città. D’altronde i vertici di Starbucks non hanno mai fatto mistero di voler sbarcare a Roma: “L’espansione nel centro-sud è nei progetti”, chiariscono da Percassi.

Un’apertura che dagli amanti del Frappuccino e dei coffee da passeggio è attesa da tempo

Almeno da inizio 2020, quando i vertici della catena avevano puntato agli spazi dell’ex libreria Maraldi: nove vetrine tra via dei Bastioni di Michelangelo e piazza Risorgimento, praticamente dietro al Vaticano. Una zona ad altissima densità turistica.

Almeno fino a prima della pandemia: i rapporti per l’affitto del locale erano in stato molto avanzato ma poi è arrivato il coronavirus. Dopo le voci circolate su via Leone IV e sulla stazione Termini, a settembre del 2020 i rumors raccontavano di una nuova location “prescelta”: palazzo Marignoli, a quel tempo interessato dal mega cantiere per il nuovo Apple store nel cuore della città. In un angolo, per la precisione, al posto di una banca smantellata da tempo.

Fumata nera o secondo locale? Si vedrà. Intanto pare che almeno per il momento Starbucks abbia in mente di puntare al cuore dei romani che vanno a fare shopping e non all’affetto dei turisti – che d’altronde non ci sono – che considerano la catena una garanzia.

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