MILANO – Annunci e novità a raffica in coincidenza con l’assemblea annuale degli azionisti di Starbucks Corp., che si è svolta a Seattle. Oltre a illustrare i piani di espansione e riqualificazione della rete di caffetterie in patria e all’estero, il management della multinazionale americana ha reiterato una strategia di crescita del gruppo che punta ad accrescere la share proveniente dalla vendita della gamma di prodotti di consumo venduti al di fuori delle proprie caffetterie, con sconfinamenti sempre più frequenti oltre l’universo caffè.
Atmosfera da happening in apertura dell’adunanza, con l’esibizione della cantante e bassista Esperanza Spalding, enfant prodige della scena jazzistica americana, premiata l’anno scorso con il Grammy Award for Best New Artist. In primo piano anche le iniziative di Csr della compagnia, con un ispirato keynote tenuto dal reverendo Calvin Butts, pastore dell’influente Chiesa battista abissina di Harlem, che collabora con Starbucks in vari programmi sociali.
Starbucks: sul fronte delle cifre di bilancio, i risultati del trimestre più recente hanno evidenziato un incremento del 10% del reddito netto d’impresa
Con il fatturato in crescita del 16%. L’inerzia favorevole è testimoniata anche dalle conclusioni del report dell’analista Technomic sulle principali catene di ristorazione americane, le cui cifre salienti sono state anticipate martedì (vedi Comunicaffè International di ieri), che colloca Starbucks sul terzo gradino del podio, alle spalle di McDonald’s e Subway, con un tasso di crescita delle vendite sugli ultimi 5 anni pari al 39%.
Nel business caffetterie, Starbucks ha annunciato piani per l’apertura di 300 nuovi locali negli States e la ristrutturazione di ulteriori 1.700 nell’esercizio in corso, che genereranno più di 5.000 posti di lavoro tra impieghi diretti e indiretti.
Ribaditi gli obbiettivi di espansione in estremo oriente
John Culver, presidente della divisione Cina, Asia e Pacifico ha confermato che la Cina diverrà, entro il 2014, il secondo mercato di Starbucks dopo gli Usa, con oltre 1.500 locali, ma traguardi significativi stanno per essere tagliati anche in Giappone, dove l’insegna numero mille si accenderà entro il 2014, e in Corea del sud, dove il numero di locali raddoppierà, superando le 700 unità, entro il 2016.
Nel mirino della multinazionale americana vari mercati emergenti, a cominciare dall’Indonesia e la Tailandia, dove verrà impressa una forte accelerazione ai programmi di crescita. Sempre in materia di strategie globali è stata riaffermata l’importanza di adattare prodotti e servizi alle peculiarità e alle abitudini di consumo locali citando la riqualificazione della Starbucks Experience attuata di recente in Europa, medio oriente, Russia e Africa. Paradossalmente le cifre sulle nuove aperture sono passate quasi in secondo piano offuscate dall’annuncio di importanti novità sul fronte industriale.
Un investimento da 180 milioni di dollari per l’apertura di un nuovo stabilimento ad Augusta (Georgia) e per il potenziamento delle capacità produttive di quello di Sandy Run (South Carolina)
Lo stabilimento di Augusta sarà il primo di proprietà dell’azienda a produrre caffè solubile e ingredienti per il frappuccino e le altre bevande pronte a marchio Starbucks. La costruzione inizierà a breve e l’inaugurazione avverrà a gennaio 2014. Il complesso, che darà lavoro a 140 addetti con una capacità produttiva di 4 mila tonnellate, sorgerà su di un’area di oltre 12 mila metri quadrati e verrà costruito secondo i criteri della certificazione energetico-ambientale Leed.
La compagnia ha tenuto a sottolineare come abbia preferito aprire questa fabbrica sul suolo americano, piuttosto che delocalizzarla in un paese a basso costo di manodopera. Previsto inoltre l’ampliamento dello stabilimento di torrefazione di Sandy Run, che occupa già 830 persone, con un investimento di 7 milioni di dollari. Ampio spazio è stato dedicato inoltre alla presentazione del nuovo sistema a caffè porzionato Verismo, con il quale Starbucks fa la sua entrata nel mercato globale del caffè porzionato.
Smentendo voci e polemiche delle ultime settimane, Starbucks ha annunciato inoltre l’ampliamento della collaborazione con Green Mountain Coffee Roasters
Che si estenderà al nuovo sistema Keurig Vue, per il quale saranno disponibili sia i serving di caffè a marchio Starbucks che il tè a marchio Tazo. Nella scia della recente acquisizione della catena Evolution Fresh, Starbucks ha comunicato infine l’entrata nel mercato americano degli energy drink, un business da 8 miliardi di dollari, con ” Starbucks Refreshers”, una linea di bevande dissetanti e leggermente gassate a base di vero succo di frutta (lampone, melograno o pompelmo tra i primi gusti disponibili) ed estratto di caffè verde. Le bevande saranno in vendita in oltre 160 mila punti vendita del dettaglio americano a partire da aprile. Come è noto, Starbucks ha introdotto sperimentalmente gli alcolici in alcuni propri locali a partire dallo scorso gennaio e ha aperto lunedì scorso il primo negozio di succhi di frutta Evolution Fresh.