MILANO – Starbucks, il colosso mondiale delle caffetterie, si è posta nuovi obiettivi etici per gli anni a venire, a partire dalla produzione del caffè servito alla clientela che dovrà essere certificato in base agli standard C.A.F.E. al 100% entro il 2015. La quota del “caffè etico” sul caffè venduto dalla catena ammontava all’86% nel 2011.
Investimenti
Previsti anche investimenti in favore di fattorie e comunità di agricoltori tramite i “farmer loan” per 20 milioni di dollari entro il 2015 (alla fine dello scorso anno si era giunti a 14,7 milioni di dollari).
Obiettivi
Fra gli obiettivi che Starbucks si è posta anche quello di migliorare l’accesso dei produttori al mercato delle emissioni sulla scorta del programma pilota in Indonesia, che sta già fornendo buoni risultati anche in Messico.
Si tratta in pratica di favorire l’agricoltura sostenibile permettendo agli agricoltori di vendere i diritti sull’anidride carbonica intrappolata nelle piante presenti sul territorio.