MILANO – Starbucks blinda le sue caffetterie nordamericane adottando misure drastiche per ridurre i rischi da contaminazione. In una comunicazione indirizzata domenica ai suoi oltre 220 mila partner negli States e in Canada, il colosso di Seattle ha dettato una serie di direttive relative alle modalità di somministrazione e interazione tra personale e clienti.
Da ieri, nessuna possibilità di trattenersi per la consumazione all’interno dei locali o nei dehors. Il servizio sarà esclusivamente “To Go”; possibilmente con l’utilizzo delle apposite app le ordinazioni e il pagamento.
Addio dunque al “terzo luogo” in cui sedere per ore, lavorare o socializzare. Il tutto, perlomeno, per le prossimi due settimane. Poi si vedrà.
Contemporaneamente, Starbucks ha annunciato la chiusura temporanea dei locali situati in luoghi ad alta aggregazione sociale. Come i centri commerciali o i campus universitari.
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