MILANO – Starbucks conclude l’anno fiscale allo sprint, con una quarta trimestrale che supera le previsioni degli analisti, un fatturato d’esercizio che vola in questo modo a 36 miliardi e una capitalizzazione di borsa che raggiunge i 115 miliardi di dollari. Così i risultati diffusi, la scorsa settimana, dal colosso mondiale delle caffetterie.
La catena americana conclude il trimestre al 1° ottobre 2023 con un eps di 1,06 dollari, contro gli 81 centesimi di un anno fa, e batte di oltre il 9% il consensus di 97 centesimi.
Superando l’exploit del trimestre precedente, quando l’eps di 1 dollaro era risultato superiore del 5,3% alle previsioni del mercato.
Tornando al quarto trimestre, il fatturato netto consolidato raggiunge i 9,4 miliardi, in crescita dell’11%. E molto al di sopra dei 9,28 miliardi attesi da Wall Street. Ciò porta il fatturato di esercizio a un nuovo dato record di poco inferiore ai 36 miliardi di dollari (33,5 miliardi di euro), in crescita del 11,6%.
Le vendite globali a parità di perimetro hanno registrato, nei 12 mesi, un incremento dell’8%, reso possibile da un +5% nello scontrino medio e un +3% nel valore delle transazioni.
Le vendite a parità di perimetro segnano addirittura un +9% in nord America e Usa, al traino di un +6% nello scontrino medio e un +3% nelle transazioni.
Nel resto del mondo, l’incremento è stato del 5%. In Cina di appena il 2%: a un incremento del 4% nelle transazioni a parità di perimetro ha fatto riscontro infatti un calo del 2% nello scontrino medio.
Ma dal paese del dragone arrivano anche buone notizie. Durante il quarto trimestre, Starbucks dichiara di aver aperto 326 nuove caffetterie in Cina continentale registrando una crescita del fatturato del 15% su base annua.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.