MILANO – Nonostante gli enormi ricavi dell’ultimo trimestre del 2021, Starbucks è stata colpita dall’inflazione. La catena americana ha già incrementato i suoi prezzi a ottobre e a gennaio. Ora sono previsti ulteriori aumenti di prezzo come annunciato dall’amministratore delegato Kevin Johnson in videoconferenza. La cifra d’affari di Starbucks è salita del 19 percento a 81,1 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno fiscale. Una cifra senza precedenti.
“Abbiamo anche affrontato pressioni straordinarie sui costi, che hanno colpito il nostro margine”, ha precisato Johnson. L’utile del gruppo è aumentato del 31% con 816 milioni di dollari.
Uno dei motivi principali per i costi aggiuntivi di Starbucks è stata la variante Omicron
Molti lavoratori erano impossibilitati a lavorare e Starbucks ha speso di più per continuare a garantire uno stipendio a chi ha contratto il virus, e al tempo stesso, reclutare e formare nuovo personale.
In più i dipendenti continuano le richieste per sindacalizzarsi negli Stati Uniti ma l’amministratore non ha dato risposte sulla questione
“Restiamo convinti che l’investimento di un miliardo di dollari nei salari dei dipendenti che abbiamo annunciato (a ottobre) sia la giusta strategia a lungo termine per assicurarci di avere i migliori talenti per sostenere il nostro business”, ha enunciato l’amministratore. Starbucks ha reso nota l’intenzione di far aumentare il salario medio per i suoi dipendenti in America a 17 dollari l’ora entro estate 2012.