Starbucks ha scelto la stazione Termini per inaugurare il suo secondo punto vendita di Roma dopo la sua apertura a Castel Romano. Il colosso americano è alla ricerca di un locale da circa 600 metri quadrati tra piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica. Un quadrante destinato a un rilancio grazie al grande progetto di riqualificazione dello slargo di fronte alla stazione che dovrebbe essere completato entro l’inizio del Giubileo del 2025, l’anno della remissione dei peccati. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Lorenzo D’Albergo per La Repubblica.
Starbucks a Roma Termini
ROMA – La ricerca potrebbe essere finalmente finita. Dopo l’apertura all’interno delle mura dell’outlet di Castel Romano, Starbucks ha scelto l’area della stazione Termini per inaugurare il suo vero primo punto vendita capitolino. I giganti del caffè a stelle e strisce cercano un locale da circa 600 metri quadrati tra piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica.
Un quadrante destinato a un rilancio grazie al grande progetto di riqualificazione dello slargo di fronte alla stazione che, così sperano in Campidoglio, dovrebbe essere completato entro l’inizio del Giubileo del 2025. Proprio l’Anno Santo è finito nel mirino di Starbucks: la Capitale si riempirà di turisti e così, almeno per un anno, dovrebbe venire meno anche l’effetto tanto temuto dalla catena americana.
Il mercato italiano è da sempre considerato il più ostico dall’azienda, vista l’abitudine dei consumatori a ordinare un espresso dietro l’altro al bar. Ma gli alberghi pieni di pellegrini e vacanzieri dovrebbero attutire il colpo.
Ancora impegnata a guardarsi attorno e a valutare il locale giusto per la propria attività, Starbucks ha già parlato a più riprese con l’assessorato allo Sviluppo economico del Campidoglio. La sua titolare, l’assessora Monica Lucarelli, è ovviamente favorevole alla nuova apertura.
Ma, guardando al punto vendita allestito dal gigante americano a Milano, ha chiesto il massimo contegno. Insomma, per tagliare corto, “no” alla replica dell’operazione vista all’ombra della Madonnina, dove Starbucks ha a lungo sponsorizzato un’aiuola tutta palme e banani. Un’iniziativa che a Roma non si dovrebbe vedere.
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