Arnord Coffee il bar sempre aperto che ha portato agli italiani il caffè americano. Ha intercettato la mancanza di una catena apposita. Ha saputo cogliere il vuoto lasciato da Starbucks, offrendo il suo stesso prodotto.
Arnold Coffee non si ferma di fronte a Starbucks
Arnold Coffee ha sempre rappresentato un’alternativa italiana a Starbucks. Ora si espande nella Penisola e aspetta l’apertura del franchising di caffetterie Starbucks.
La catena di caffetterie all’americana fondata nel 2009 dall’imprenditore Alfio Bardolla, infatti, ha inaugurato il quinto punto vendita italiano in Piazza Luigi di Savoia a Milano. Va ad aggiungersi ai tre già attivi nel centro della città ambrosiana, in Via Festa del Perdono, in via Nirone e in Via Orefici, e a quello di Firenze.
La location strategica
Il negozio di si trova in una location strategica, quella della Stazione Centrale di Milano. I primo sviluppato con un nuovo concept, che esprime i valori dell’‘americanità’ più vera: libertà, energia, ironia, praticità e mobility.
Alfio Bardolla ha puntato su Milano come città cardine per il business avviato ormai 6 anni fa, e che oggi conta su un fatturato di quasi tre milioni di euro.
Il progetto di crescita di Arnold Coffee
L’apertura milanese fa parte di un piano di sviluppo che prevede l’inaugurazione di altri tre punti vendita entro il 2016. Una in zona Pantheon a Roma e uno in Piazza Duomo a Firenze.
“L’apertura di 3 nuovi punti vendita nel 2016 e di altri 6 nel 2017 porterà il fatturato previsto di Arnold Coffee oltre i 12 milioni di euro – dice Bardolla –.
Il piano di sviluppo della società prosegue infatti con la ricerca di nuovi negozi a Milano, a Venezia. Dove Arnold non è ancora presente. Bologna, Torino, oltre ad altri tre nuovi punti vendita su Roma. Ancora a due nuove aperture a Firenze, dove Arnold è già presente in via degli Avelli.
Puntiamo ad almeno 13 nuove location nei prossimi due anni, che porteranno all’assunzione di circa 130 persone”.
Bardolla su Starbucks
E a proposito dei rumors circa l’apertura del franchisnig di caffetterie Starbucks in Italia, Bardolla commenta: “Dal canto nostro auspichiamo che Starbucks arrivi presto. Per noi sarebbe un grande vantaggio avere un’azienda così forte che apre il mercato della caffetteria all’americana. In tutti i paesi in cui Starbucks è entrato, i piccoli player organizzati se ne sono avvantaggiati e sono cresciuti”.