MILANO – Duecentomila pennarelli per rilanciare la catena di caffetterie più grande del mondo, in affanno dopo tre trimestri consecutivi di vendite in declino: in tempi di algoritmi e automazione robotica fa un po’ sorridere la decisione del nuovo ceo di Starbucks Brian Niccol di ripartire dagli acquisti di cancelleria. Scopo di questa colossale fornitura di “strumenti di scrittura analogici” decisa da Niccol: dotare tutti i baristi di un pennarello con il quale segnare a mano, sul bicchiere da asporto, il nome del cliente ed eventuali commenti, ravvivando una tradizione della catena.
Niccol vuole inoltre reintrodurre i contenitori portacondimenti sui banchi dei locali, consentendo così al cliente di personalizzare da sé la bevanda ordinata, alleviando così il carico di lavoro del barista.
Il piano di rilancio del numero uno mondiale delle caffetterie è stato illustrato da Niccol in una call che si è svolta il 30 ottobre.
Parola d’ordine: ottimizzare la gestione delle comande e il flusso del servizio. Ma anche rilanciare la dimensione di terzo luogo, in cui incontrarsi e socializzazione in un ambiente caldo e accogliente.
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