MILANO – Non si è ancora esaurita la polemica botanico-milanese di questo metà febbraio, che è già diventata vecchia.
D’altronde, l’apertura italiana di Starbucks avverrà appena nella seconda metà del 2018, come già riferito in queste colonne. E non a settembre di quest’anno, come originariamente annunciato. Per cui i clamori avranno il tempo per calmarsi.
Tra l’altro, si apprende ora che persino l’immobile che avrebbe dovuto ospitare la caffetteria americana, l’iconico palazzo delle Poste di piazza Cordusio (FOTO), potrebe non essere più quello.
O meglio, si dovrà contendere l’onore dell’occupazione a stelle e strisce con altri quattro edifici.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.