domenica 22 Dicembre 2024
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Starbucks: 5 milioni per il video con la cameriera che sa il linguaggio dei segni

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di Lorena Cacace*

MILANO – Per una persona non udente è spesso (se non sempre) impossibile ordinare in un fast food con il servizio drive.

Per questo quando Rebecca King, 28enne di St. Augustine, Florida, è riuscita a ordinare con il linguaggio dei segni allo Starbucks locale, quasi non riusciva a crederci.

La giovane è tornata il giorno successivo e ha filmato il dialogo tra lei e la commessa della catena di caffetteria che conosceva il linguaddio dei sordomuti, postando il video sulla sua pagina Facebook, con un commento che vale più ogni cosa.

“Possiamo cambiare il mondo“, ha scritto Rebecca che ha dato il suo piccolo, grande contributo. Il video è stato infatti visto da quasi 5 milioni di persone.

In questo caso pare non si sia trattato di una politica aziendale della nota catena di caffetteria, ma piuttosto di un caso fortuito quanto meraviglioso.

Secondo il sito Action News Jax tutto è stato possibile grazie alla commessa di Starbucks, Katie Wyble, studentessa universitaria di 22 anni che conosce il linguaggio dei segni.

Alla sua domanda per l’ordinazione, Katie non ha avuto risposta e così ha acceso la telecamera per parlare con il cliente: non poteva sapere che di fronte a lei ci sarebbe stata una persona non udente.

Appena ha capito, ha iniziato a dialogare con lei con il linguaggio dei segni che studia fin dal liceo. Rebecca non riusciva a crederci ed è rimasta così contenta di riuscire a fare una cosa normale come ordinare un caffè da tornare il giorno dopo e filmare il tutto.

“Sono molto contenta del successo del video“, ha commentato Katie. “Spero che possa aiutare a rendere le persone più consapevoli di quello che possono fare per gli altri“.

Ancora non è chiaro se ci siano altri Starbucks nel Paese che hanno messo alle ordinazioni drive persone che conoscono il linguaggio dei segni o se è stato solo un caso: l’azienda, interrogata dall’Huffington Post, non ha rilasciato commenti.

Negli USA però qualcosa si sta già muovendo.

Nel 2010 Calver, una catena di fast food che opera nel Midwest, ha lanciato un sistema di ordinazione accessibile anche ai non udenti, detto OrderAssist, mentre recentemente Subway ha montato schermi touch-screen che possono essere utilizzati anche da persone sordomute.

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