MILANO – I rappresentanti del settore dei maxi consumatori di alluminio, tra cui Nespresso, Audi, BMW, Jaguar Land Rover e Tetra Pak, hanno messo a punto criteri per uno standard globale per la produzione di alluminio sostenibile.
La norma fa parte della IUCN-led Aluminium Stewardship Initiative (ASI), il cui scopo è di favorire performance ambientali, sociali e amministrative responsabili in tutta la catena dell’alluminio.
I 70 criteri sono stati proposti dai rappresentanti di 14 aziende che fanno parte dell’iniziativa e rivisti dai delegati di 13 organizzazioni della società civile con competenze in questioni rilevanti per l’industria dell’alluminio. I criteri sono ora aperti per la consultazione pubblica.
Lo standard si applica a tutte le fasi della produzione di alluminio e trasformazione. Tra le altre cose, proporrà le soglie per le emissioni di gas a effetto serra per il settore e le migliori prassi per il trattamento dei residui di alluminio.
Affronterà anche altri temi cruciali per il settore, compresa l’energia, la biodiversità e la gestione del territorio, l’inquinamento, l’efficienza delle risorse, il riciclo, i diritti del lavoro, i diritti delle popolazioni locali e la trasparenza.
L’ASI è attualmente sostenuta da 14 aziende tra produttori di alluminio primario e trasformatori (Aleris , Constellium , Hydro , Novelis e Rio Tinto Alcan), convertitori (AMAG/Constantia Flexibles, Amcor Flexibles, Ball Corporation, Rexam e Tetra Pak) e fornitori di beni commerciali e di consumo (Audi, BMW , Jaguar Land Rover e Nespresso).
Come organo di coordinamento per l’ ASI, IUCN è responsabile per la progettazione e la realizzazione del processo di definizione degli standard e per garantire che il processo sia trasparente, inclusivo ed efficace.