MILANO – Secondo Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum, una delle associazioni dei consumatori, è «una vera vergogna nazionale lo pseudo-sciopero dichiarato dalle associazioni imprenditoriali degli stabilimenti balneari, che con un’ipocrisia mai vista chiedono il supporto delle istituzioni che da anni sfruttano e che riguarda poche ore della giornata, quelle di minor afflusso dei bagnanti».
Stabilimenti balneari, imprenditoria sana
«Fortunatamente -continua la nota diffusa da Giordano- la categoria ha anche un’imprenditoria sana che rispetta le leggi e che non opera oltre e in dispregio di esse. Imprenditoria che ha realizzato in alcune zone del Paese lo sviluppo di un turismo balneare quale quello della costiera adriatica rispettosa dei diritti dei consumatori quali, solo per fare pochi esempi: la fruizione dei cinque metri di spiaggia libera dalla battigia, senza tasse di accesso; il diritto di passeggiare e di godere di suolo pubblico in prossimità della battigia senza che ciò sia impedito da reti, da muri, da ombrelloni, fuori legge; la possibilità di godere di una bibita fresca senza dover pagare un ticket per accedere al bar dello stabilimento balneare».
«Non è più sopportabile -insiste Giordano- che intere zone di demanio pubblico vengano “sequestrate”, in violazione delle leggi vigenti, per decenni e che su tale suolo pubblico si realizzino strutture non removibili dedicate a ristoranti, discoteche che nulla hanno a che fare con la destinazione d’uso prevista dalle leggi. Non è possibile che le concessioni demaniali pubbliche non vengano messe a bando per decenni, realizzando una sorta di ‘castá irremovibile che con qualche migliaio di euro produce redditi enormi che come dimostrano le cronache passate e speriamo non future, spesso evadono le tasse e la contribuzione previdenziale e assistenziale dei tanti dipendenti stagionali, costretti a subire tali angherie».