MILANO – Etica e sostenibilità sono temi sempre più presenti nelle politiche delle aziende del settore del caffè. E in molti casi costituiscono parte integrante del loro stesso marketing. Ma quali sono i risultati concretamente raggiunti dai player, grandi e piccoli, nel migliorare e rendere più equa la filiera? La British Coffee Association (Bca) ha prodotto un rapporto intitolato “Coffee Sustainability in Action”, che abbiamo avuto modo di leggere in anteprima.
Con la Sustainability Mission, lanciata nel 2018, l’Associazione promuove la cultura della sostenibilità tra i suoi membri e lungo l’intera supply chain.
In tale ottica, la Bca ha definito tre obiettivi prioritari: favorire la transizione verso un’economia circolare; incentivare le pratiche di approvvigionamento sostenibile; migliorare la resilienza a lungo termine dei produttori
Rispetto a queste tre aree fondamentali di intervento, la Bca ha selezionato tre case study, relativi ad altrettanti progetti realizzati dai propri soci.
Progetti ritenuti esemplar,i sia per i risultati sin qui conseguiti che per le opportunità che essi dischiudono in prospettiva.
Costa contro gli sprechi e per l’economia circolare
Costa Coffee – massima catena britannica di caffetterie, dal 2018 di proprietà di Coca-Cola – è stata prescelta per il suo impegno nella lotta contro gli sprechi alimentari.
Essa è stata tra i primi firmatari dell’iniziativa “Step Up to the Food Plate” promossa dalla charity inglese Wrap nel 2019, che punta a dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.