domenica 22 Dicembre 2024
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LA SORPRESA – Andate “a quel paese”, vi ci manda lo scontrino del bar Saracino

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di Valeria BLANCO*

CUTROFIANO (Lecce) – “Grazie e arrivederci”. Un saluto sicuramente cordiale, ma poco espressivo e persino un po’ banale per gli standard del titolare del bar Saracino di Cutrofiano che, sullo scontrino del locale, ha voluto aggiungere del suo.

Il tecnico arrivato per la manutenzione della cassa, prima ha pensato di non aver capito bene, poi ha provato a opporre resistenza. Ma il titolare del bar, Rocco Saracino, non ha voluto sentire ragioni: «O fai comparire questa frase sullo scontrino, oppure non ti pago». Niente a che vedere con l’oroscopo o i numeri del lotto, con cui i gestori più originali arricchiscono le loro ricevute.

Così, da un paio d’anni a questa parte, chi acquista un drink, un gelato o un pacchetto di chewingum dal bar Saracino, si vede consegnare il suo regolare scontrino, con un bel saluto in dialetto: “Grazie, arrivederci e scia faciti ’nculu”.

Un modo colorito per mandare i clienti a quel paese, una goliardata pensata con il solo spirito di strappare un sorriso anche a chi arriva a prendere il caffè con la luna storta. E da qualche mese a questa parte, la trovata – complice il tam tam sui social network – sta riscuotendo un grande successo.

«All’inizio – racconta Rocco Saracino – nessuno si è accorto che qualcosa sui miei scontrini era cambiato. La gente pagava, prendeva lo scontrino e poi lo buttava senza nemmeno darci un’occhiata».
Quando però – qualche mese fa – un cliente si è accorto casualmente della frase colorita, il passaparola ha fatto il resto. «Intanto – prosegue Rocco – adesso tutti i miei clienti pretendono lo scontrino. Quello che più mi fa piacere, però, è che in tanti vengono qui apposta per averne uno. Lo fotografano, lo postano su Facebook, lo inviano ad amici e parenti. Alcuni turisti lo hanno portato anche all’estero come souvenir della loro vacanza in Salento».

E lo scontrino del bar Saracino fa il giro del mondo. Dai clienti – pochissimi – che la prendono a male, Rocco riesce sempre a farsi perdonare strappando un sorriso. «In quella frase – racconta – non c’è la volontà di offendere nessuno. Non c’è polemica politica, né una invettiva contro le tasse, che pure per noi commercianti negli ultimi anni sono diventate tante. È solo un modo un po’ volgare con cui per scherzo, noi salentini, a volte ci salutiamo».

E per i clienti più bacchettoni, Rocco ha in serbo una storia che – nessuno sa se vera o romanzata – accende il sorriso anche sui volti più scuri. «Una volta – racconta ridendo – ho ricevuto al locale dei controlli e sono stato sanzionato. Per avere i miei dati e la partita Iva, i militari mi hanno chiesto lo scontrino. Non vi dico la mia soddisfazione nello stampare la ricevuta, sapendo che conteneva già quello che avrei voluto urlare».

Di fronte alla “sorpresa”, le forze dell’ordine non hanno potuto far altro che incassare. «E quando sono andati via – giura Rocco – li ho visti sforzarsi per trattenere una risata».

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