domenica 22 Dicembre 2024
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«Sono pubblicità»: a Modena tassati anche zerbini e tovagliette dei bar

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MODENA – La tassa sugli zerbini e sulle tovagliette dei tavolini dei bar: e chi ci aveva pensato? Il Fisco italiano e una società privata di riscossione, la quale in queste settimane sta inviando bollettini di pagamento a decine di negozianti e baristi di Modena, ingiungendo il pagamento del creativo balzello.

In pratica si tratta di una interpretazione estrema ed estensiva della tassa sulla pubblicità, in base alla quale qualunque propaganda di un’azienda all’esterno del perimetro dell’azienda stessa, deve essere tassato.

E tali, secondo questa interpretazione, sono appunto gli zerbini all’ingresso dei locali o i tavolini all’esterno dei bar sui quali campeggia il nome dell’esercizio.

«Una cosa che potrebbe anche avere un fondamento giuridico, ma che va ogni minima cognizione di buonsenso» commenta sconsolato, nel confermare la notizia, Fulgenzio Brevini, segretario della Confesercenti della città di Modena.

La prova? Foto scattate di nascosto

Le ingiunzioni di pagamento sono state inviate ai commercianti modenesi dalla Ica, società privata a cui il comune ha affidato la riscossione dei tributi.

Il documento riporta i riferimenti di legge, il calcolo dell’importo (viene applicato anche agli anni passati) e si impongono i termini di pagamento: sconto del 50% a chi si arrende subito, altrimenti vengono minacciate le vie legali.

Chicca finale: il commerciante viene informato del fatto che gli 007 della Ica sono in possesso di fotografie che documentano la violazione avvenuta.

Quanti sono le aziende colpite?

Da un calcolo approssimativo alcune decine (almeno quelle che hanno manifestato il loro stupore rivolgendosi alle associazioni di categoria); tra le vittime anche «Remondini», bar gelateria del centro storico di Modena, tra i più antichi e popolari locali della città: è stato chiesto il pagamento di 1.000 euro.

Qualcosa di molto simile era successo lo scorso gennaio ai commercianti di Conegliano Veneto, ai quali era stato chiesto il pagamento di una gabella sull’ombra proiettata al suolo dalle tende dei negozi.

Una tassa sulla tassa

«Non sapevamo nemmeno dell’esistenza di questo balzello – racconta il segretario della Confesercenti – e ci siamo rivolti ad alcuni studi specializzati per avere lumi.

Ci è stato detto che in effetti ci può essere un fondamento giuridico per applicare la norma in quel modo ma nessuno si era mai sognato di farlo».

Anche per una ragione allo stesso tempo incredibile ed elementare: gli zerbini di bar e negozi sono già soggetti a una tassa, quella di occupazione di suolo pubblico; a Modena, dunque, sarebbe stata applicata un’imposta (la pubblicità) sulla tassa (suolo pubblico).

«Ma noi lamentiamo altro – aggiunge Fulgenzio Brevini – perché qui in gioco c’è soprattutto il corretto rapporto tra fisco, pubblica amministrazione e contribuente; nessun funzionario si è presentato dal commerciante contestandogli l’infrazione della norma, fornendo spiegazioni. Sono state scattate fotografie di nascosto ed è stata inviata l’ingiunzione di pagamento».

E adesso che succederà? La Confesercenti ha chiesto un incontro urgente con la giunta comunale , oltre a una deroga temporanea sui pagamenti , incontro che potrebbe avvenire entro la fine della settimana.

Claudio del Frate

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