VENTIMIGLIA (Imperia) – Una notizia che potrebbe far discutere, soprattutto in questo periodo che vede la questione dell’aumento del prezzo della tazzina come una necessità da condividere per tutti i gestori, arriva nella lontana quanto vicina Ventimiglia, una città di frontiera, in cui la titolare Sonia Oliverio ha preso una decisione controcorrente rispetto alle leggi di mercato attuali: mettere il caffè d’asporto a soli 80 centesimi. L’idea dietro questa scelta appare nobile: consentire sia ai vaccinati in quarantena sia ai no vax di potersi gustare un espresso a un prezzo abbordabile. Voi cosa ne pensate? Intanto riportiamo la notizia dall’articolo di Alice Spagnolo su riviera24.it.
Oliverio abbassa il prezzo del caffè sotto l’euro
Un caffè da asporto? Dal 10 gennaio nella pasticceria caffetteria Angelo e Sonia al civico 1 di via Repubblica, a Ventimiglia, costerà solo 0,80 centesimi. Lo ha deciso la titolare, Sonia Oliverio, per dare la possibilità a tutti i suoi clienti, anche a chi non è vaccinato o guarito dal Covid-19, di gustare un caffè espresso, un cappuccino d’asporto (1 euro) o un caffè latte, sempre d’asporto, a 1,20€.
La spiegazione
«Quando mi è arrivata la notizia che dal 10 gennaio si dovrà avere il Green Pass rafforzato anche per sedersi nel dehor esterno di un locale – spiega Sonia – Mi è dispiaciuto per i molti clienti che, per motivi di salute loro o per paura, hanno scelto di non vaccinarsi». «Molti di loro mi sono stati vicini quando il mio locale si è allagato a causa dell’alluvione e quando è stato chiuso durante il lockdown – aggiunge -. Mi hanno sostenuto comprando i nostri prodotti, sono stati al mio fianco e per me è stato importante. Questo è il modo in cui, ora, posso stare loro vicina durante il loro lockdown».
La decisione presa da Sonia Oliverio e condivisa sui social ha raccolto sia plausi che critiche
«Mi accusano di farmi pubblicità, ma non è questo il mio scopo – dichiara l’imprenditrice -. C’è chi dice che faccio discriminazione perché gli sconti sono solo per chi non si vaccina ma questo non è assolutamente vero! Chi chiederà un caffè da asporto, vaccinato o non vaccinato che sia, avrà lo stesso trattamento». Ovviamente non bisognerà approfittarne, prendendo il caffè al banco per poi uscire e sedersi ad un tavolo, ma per un caffè o un cappuccino da asporto che sia, i prezzi saranno scontati per tutti.
«Penso che la legge vada rispettata a prescindere e infatti io la rispetto – conclude – Il virus va combattuto, bisogna prendere tutte le precauzioni del caso, utilizzare la mascherina e mantenere le distanze. Ma al momento non c’è un obbligo vaccinale, quindi non vedo perché dovrei proibire un essere umano di un suo diritto: bersi un caffè espresso. Ovviamente chi lo prende da asporto non sarà “coccolato” né servito, quindi è giusto che paghi meno».