domenica 22 Dicembre 2024
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Caffemotive: soltanto polvere di caffè, compattata dagli ultrasuoni

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MILANO – La sostenibilità ambientale è ormai un tema centrale. I beni hanno un impatto sull’ambiente. Dai materiali utilizzati per produrli, ai rifiuti che creano una volta obsoleti e ai costi che il loro recupero comporta: ridurli ai minimi termini è di fondamentale importanza per l’ambiente in cui viviamo e l’intero pianeta.

Prendiamo ad esempio il caffè: nel 2010 il consumo globale del porzionato in Italia è stato stimato in 3,5 miliardi di dosi, che equivalgono a una massa imponente di circa 42mila tonnellate di prodotto in cialda o in capsula, entrambi non riciclabili.

E in Svizzera ci sono ben 2400 punti di raccolta delle capsule esauste: quale impegno richiede e quanto costa il loro riciclaggio? Qual è il dispendio a livello energetico?

E ancora: quanta materia prima richiede la realizzazione di cialde e capsule? Qual è il costo della loro produzione? E quello per l’intera comunità e per l’ambiente del loro mancato riciclaggio in Italia e in buona parte del mondo?

Sollecitati da questo scenario che, per chi ama l’ambiente, è senza dubbio inquietante, gli esperti di Caffemotive di Trieste, unico distretto Industriale del caffè, specializzato nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie per il mondo del caffè, tre anni fa si sono posti l’obiettivo di trovare la via per una produzione e un recupero del caffè porzionato rispettosi dell’ambiente.

I classici involucri di materiale plastico, alluminio e carta non consentono il conferimento del prodotto esausto nella frazione umida, destinata al compostaggio.

Bisognava pensare a un modo nuovo di realizzare il prodotto, con caratteristiche in grado di garantire il minimo dispendio energetico e di materia prima unita al caffè, un’eccellente estrazione e nessun problema di smaltimento.  Così, sottraendo materiali ed energia, la polvere di caffè si è trovata “spogliata” di qualsiasi protezione e contenimento: come renderla pratica, maneggevole?

Ha permesso di raggiungere questo obiettivo una tecnica innovativa di compattazione. Che ha dato forma e consistenza al macinato, senza alterarne la resa in tazza e il gusto.

La prima compressa di caffè totalmente ecologica è Tablì: senza additivi, vestiti inquinanti e declinabile in molteplici versioni per composizione e utilizzo.

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