domenica 22 Dicembre 2024
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Il futuro della filiera del caffè, si costruisce sulle piattaforme social

Internet e social ha avuto il merito di far capire alle persone che il caffè non è la semplice tazzina ma un mondo fatto di persone, aziende, diversi modi di prepararlo, infinite ricette, gare emozionanti, eventi internazionali e riti e tradizioni che sono riuscite negli anni come quello turco o arabo ad ottenere addirittura l’ambito riconoscimento Unesco

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MILANO – Condividiamo un interessante spunto di riflessione di Michele Sergio, che su ilroma.net ha cercato di spiegare il legame che esiste e che oggi è ancora più consolidato, tra social e caffè. Due modi di condivisione che si sono incontrati, in particolare con il periodo pandemico. Leggiamo cosa sta cambiando nella comunicazione di questa bevanda. O per lo meno che cosa si dovrebbe cambiare per riuscire a superare le distanze imposte dal Covid.

Social e caffè: il nuovo volto della tazzina

Il caffè bevanda antica, i social strumento moderno. Eppure un legame c’è. Ed è ora più che mai ben saldo. Sono passati ormai molti anni da quando i primi “pioneri” in materia di caffè si cimentavano con video e post improvvisati sui social. Dieci anni fa, infatti, non tutti avevano compreso l’incredibile successo e portata di questi nuovi mezzi di comunicazione e ancora meno persone avevano capito che gli stessi potevano essere utilizzati come “palcoscenico” per parlare di caffè.

La forza dei social, come detto tante volte, non risiede solo dal fatto che sono mezzi di comunicazione dove gli utenti possono condividere con tutto il mondo testi, foto, video ma anche perché sono luoghi dove si può competere in maniera democratica. A differenza, infatti, della televisione, della radio o della stampa, sul web un piccolo imprenditore (o anche una semplice persona) può confrontarsi a testa alta anche con una grande azienda a patto che sia capace di accattivare il pubblico con argomenti interessanti e divertenti.

Il problema principale però all’epoca non era tanto credere o meno al web, ma piuttosto credere nel caffè

Infatti il percepito comune del grande pubblico era che sul caffè, a differenza della cucina e della pasticceria, c’era poco di cui parlare. Questo modo di pensare era dovuto in larga misura al fatto che anni erano iniziati percorsi formativi, nate scuole ed associazioni, fatte gare ed eventi sulla cucina, pasticceria, pizza, vino e bere miscelato. Il caffè stranamente era rimasto fermo e nessuno aveva mai iniziato a parlarne a 360 gradi.

Dieci anni fa quindi il caffè era a giusta ragione un’incognita

Internet e social ha avuto il merito di far capire alle persone che il caffè non è la semplice tazzina ma un mondo fatto di persone, aziende, diversi modi di prepararlo, infinite ricette, gare emozionanti, eventi internazionali e riti e tradizioni che sono riuscite negli anni come quello turco o arabo ad ottenere addirittura l’ambito riconoscimento Unesco. I primi due social ad essere utilizzati per queste finalità furono YouTube e Facebook.

Titolari di bar, esperti e baristi semplicemente raccontavano quello che facevano influenzando consapevolmente o inconsapevolmente non solo gli altri addetti del settore ma anche le persone comuni. I video più seguiti erano quelli dove trainer di esperienza spiegavano come estrarre un espresso perfetto o come montare correttamente il latte. Molto successo hanno riscontrato anche i tutorial nei quali si spiegavano le diverse tecniche di estrazione e come realizzare i caffè gourmet napoletani.

I video social relativi alla latte art dove baristi di tutto il mondo stupivano i propri followers con figure o disegni sono sempre i più virali

Con il successo di Instagram (2015-2016) e Tik Tok (2019-2020) è diventato sempre più facile creare contenuti sia fotografici che video e sono aumentati in maniera esponenziale gli amanti del caffè che condividono il loro amore per il nero infuso con gli altri utenti di tutto il mondo. E così oggi navigando si può trovare di tutto: dai baristi e bariste che raccontano le loro giornate ai profili e pagine più divertenti dove si ironizza ed esorcizza il difficile lavoro della ristorazione; dai gruppi dove si condividono informazioni e articoli alle video chiamate dove si discute e si parla del caffè senza dimenticare i tanti interessantissimi blog sull’argomento.

Se in un primo momento molte grandi aziende italiane e straniere (torrefazioni, costruttrici di macchine da caffè, commercio al dettaglio di caffettiere casalinghe) hanno guardato con diffidenza i social non riuscendo a capire bene l’importanza e l’utilità commerciale degli stessi oggi è impensabile che una grande azienda non abbia canali, pagine o profili social anche considerando che il target è pubblico molto giovane.

Gli utenti però preferiscono seguire le pagine ed i profili social delle caffetterie storiche e dei bar più cool

Per avere consigli utili su quale caffè prendere il caffè con gli amici. Ma i social oggi sono anche utilizzati dalle associazioni e dalle scuole di formazioni per condividere percorsi formativi, gare ed eventi.

Il futuro probabilmente darà maggiore visibilità e successo a esperti, baristi, tostatori, coltivatori, assaggiatori vero motore del mondo del caffè. Il mondo del caffè ha bisogno di una svolta importante che porti ad avere più rispetto per le persone che lavorano alla filiera di produzione, più attenzione per la materia prima, alla sostenibilità e alla qualità. Il web è lo strumento giusto dove raccontare e condividere. Siamo in procinto di assistere ad una nuova epoca. Viva il caffè.

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