domenica 22 Dicembre 2024
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Da Snug, a Roma, l’americano ma con miscela italiana in tazza grande a 1,70€ con refill

La titolare: "Nonostante io sia consapevole del fortissimo attaccamento italiano all'espresso, essendo un amante del caffè americano da sempre e parlandone quindi spesso, mi sono incredibilmente ritrovata a raccogliere un grande consenso."

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MILANO – Il format del bar italiano tradizionale sembra non poter funzionare sul mercato attuale, se non evolvendosi e aprendosi a nuove influenze: Starbucks sicuramente è un grande esempio del modello americano, ma non c’è bisogno di assorbire la sua lezione pedissequamente. Vediamo lo Snug the comfort cafè, dove Ilaria Belbusti ha reinterpretato gli States nella capitale.

In via Via del Fosso dell’Osa, Roma ha un punto di riferimento in cui respirare un po’ di aria USA, con un tocco italiano.

Snug the comfort cafè: cosa c’è dietro questo concept di ispirazione americana?

“Nel breve periodo in cui ho vissuto negli States ho scoperto per la prima volta la libertà di essere me stessa senza preoccuparmi del giudizio altrui. È una sensazione di sollievo che porto nel cuore e che associo a determinati e precisissimi scenari che vedevo lì. L’obiettivo è quello di riproporre un angolo di USA capace di donare lo stesso conforto che ho provato io lì, quello che deriva dal sentirsi a proprio agio come in una calda casa accogliente.

Dentro lo Snug the comfort cafè (foto concessa)

Per me questo calore ha soprattutto le sembianze di un salotto della New York di primo ‘800, l’ambientazione da cui ho tratto ispirazione per la location. Allo stesso tempo, volevo mantenere la genuinità di un diner, location in genere “senza fronzoli” e da qui le alzatine anni ’60, i lampadari a sfera, i tavoli in formica e le tazze giganti affiancate alle tazzine di porcellana della nonna.

Perché ha deciso di avviare una caffetteria di questo genere nella capitale di quella che viene considerata la Patria dell’espresso?

“Nonostante io sia consapevole del fortissimo attaccamento italiano all’espresso, essendo un amante del caffè americano da sempre e parlandone quindi spesso, mi sono incredibilmente ritrovata a raccogliere un grande consenso. Oltre che a trovare molte persone che come me amavano questa tipologia di caffè, ho riscontrato le stesse mie difficoltà nel trovarlo in giro.

Parliamo di caffè: cosa si serve da Snug the comfort cafè? Americano…ma che significa esattamente? Quali metodi di estrazione sono previsti?

“La proposta media quando si chiede un americano in un bar italiano purtroppo è quella di un espresso allungato con acqua bollente, che per gli amanti dell’americano equivale ad uno scempio. Motivo per il quale io stessa (ed altri come me) ho smesso di chiederlo.

Ho scelto una miscela 100% bio. La torrefazione è romana (Haiti caffè) che mi ha colpito per la dedizione e cura, oltre al fatto che la loro miscela bio è l’unica che ho assaggiato per cui sia valsa la pena di spendere.

Non c’è niente di particolarmente ricercato dietro questa bevanda, soltanto una macchina a filtro. La classica da caffè americano ma in versione professionale. Serbatoio ad acqua, filtro e caraffa su piastra.”

E a che prezzo?

“Una tazza grande è a 1,70€ ed è prevista anche l’opzione refill, come nelle classiche caffetterie americane in cui si passa con la caraffa tra i tavoli, a 3,00€.

Quali macchinari avete scelto? Il personale è formato, è stato un problema trovarlo?

“Esistono moltissime versioni di macchine a filtro e noi da Snug ne abbiamo scelta una di origine tedesca che è il giusto compromesso tra un’estrazione a filtro che normalmente ha tempi troppo lunghi per i ritmi di un bar, ma che allo stesso tempo non è veloce come quella dell’espresso. Nello specifico, per estrarre una caraffa impieghiamo circa 8 minuti. Le ragazze che lavorano con noi sono giovani, ma anche molto competenti, che hanno fin dal colloquio accolto questo format un po’ diverso con grande curiosità ed interesse.

Qual è il target di riferimento di Snug the comfort cafè?

Puntiamo a persone in cerca di un momento diverso dal solito caffè. Persone che già conoscono il format americano e lo ricercano senza necessariamente prendere un aereo, ma anche i curiosi che non lo hanno mai provato e che colgono l’occasione per fare una nuova esperienza. Fino ad ora la fascia d’età più coinvolta è quella tra i 28 e i 38 anni, maggiormente donne.

C’è uno studio che abbina la caffetteria a un menù internazionale?

“Assolutamente sì. Da Snug volendo si può fare un’esperienza americana a tutto tondo. Dal black coffee, al Chai Latte tanto amato, dall’apple pie calda servita con la panna alle opzioni salate che strizzano gli occhi alla tradizione stelle e strisce, come i bagels e potato salads.”

Un bar all’americana: il cappuccino si beve a tutte le ore?

“Le ragazze al bancone si soprendono tutti i giorni quando alla sera ci troviamo davanti comande che sono un mix di Manhattan e Matcha Latte. Spesso ci troviamo a servire cappuccini e muffins anche in chiusura.”

Fin qui avete riscontrato un buon feedback?
“Totalmente inaspettato. Le caraffe di americano si svuotano ad un ritmo sorprendente!”

Perché il classico bar all’italiana non può esser più competitivo secondo lei, che ha scelto di differenziarsi con un taglio più vicino a Starbucks?

“Per me è una scelta sia romantica che strategica. Romantica perché per me Snug rappresenta davvero una parte del mio cuore e della mia identità e che quindi non avrei potuto declinare diversamente. Strategica perché mi trovo in una location in cui in nemmeno un chilometro di strada ci sono otto bar all’italiana e per questo a mio avviso non sarebbe stato saggio aprire il nono. A che fetta di mercato locale avrei potuto puntare?”

Telefono: 06 7720 6149

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