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venerdì 22 Novembre 2024
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La nuova miscela iTierra! Bio Organic Lavazza, raccontata dal trainer Fabio Sipione

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MILANO – All’interno della gamma ¡Tierra!, accanto alle prime due monorigini, ora è presente la nuova miscela 100% Arabica ¡Tierra! Bio Organic. Lanciata in occasione dell’evento allestito presso la Cascina Cuccagna. Durante la presentazione, è stato possibile confrontarsi con Fabio Sipione, Special Clients Trainer & Events di Lavazza. Quest’ultimo, dopo aver guidato nell’esperienza sensoriale i presenti, ha risposto ad alcune domande per descrivere ancora meglio il nuovo prodotto dell’azienda.

Fabio Sipione lavazza in azione
Fabio Sipione, Special Clients Trainer & Events di Lavazza in azione

 

Ci sono delle ragioni precise dietro la scelta di usare una miscela per la prima soluzione Bio. Piuttosto che un monorigine in linea alla gamma ¡Tierra!?

“Il Bio rappresenta un trend in significativa crescita nel comparto alimentare, anche nel segmento caffè. All’interno dell’azienda ci sono diverse figure che stanno a stretto contatto con i produttori. Che conoscono quindi i quantitativi della produzione e che selezionano le piantagioni ricercando la migliore qualità – valore fondamentale per Lavazza da più di 120 anni -. In rapporto agli obiettivi di business.

Quando parliamo di monorigine, parliamo di singoli appezzamenti di terra. Chi definisce le miscele deve fare anche i conti con le cifre. E l’approccio di una grande azienda è quello di stimolare i produttori a coltivare caffè biologico rispettando determinati standard qualitativi”

Le piante dal quale proviene il caffè biologico vengono coltivate in armonia con la natura. Rispettando la sostenibilità ambientale e limitando il ricorso a sostanze chimiche.

Lavazza- oltre ad attenersi strettamente agli obblighi di legge – effettua una lunga serie di controlli aggiuntivi sui lotti di caffè acquistati

Così da verificarne la rispondenza alle proprie specifiche e adotta un rigoroso sistema di controlli qualità per garantire il massimo livello di sicurezza del proprio prodotto.

Il processo di tostatura

Il chicco, in seguito alla tostatura, viene già depurato dalle sostanze chimiche utilizzate in fase di coltivazione. Dunque la domanda del consumatore viene spontanea: di fronte a un costo maggiore, di circa il 10% rispetto al caffè Lavazza già di qualità, perché decidere di comprare il prodotto bio?

Chi compra bio ricerca un benessere non solo per il proprio organismo, ma anche nel rispetto dei coltivatori e delle piantagioni. Scegliere di acquistare un prodotto bio è anche un modo di sostenere non solo la qualità della materia prima, che dovrà rispettare determinati criteri; ma anche i coltivatori e l’ambiente.

Il caffè tostato elimina anche le minime tracce di pesticidi. Ma in più a questo, il caffè bio ha anche un importante valore aggiunto legato al miglioramento dell’intera filiera.

Esso infatti viene coltivato senza l’utilizzo di sostanze chimiche. Attraverso la rotazione del raccolto e nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Nel rispetto di rigidi requisiti normativi stabiliti a livello Europeo.”

E rispetto al caffè certificato Fairtrade, non bio, ma sostenibile?

“In Europa Il caffè biologico, per essere definito tale, deve rispettare gli standard legali stabiliti dall’Unione Europea per la produzione, trasformazione, trasporto; esportazione, importazione e commercializzazione di questo tipo di coltivazioni. Che riguardano in particolare la produzione primaria.

La certificazione UTZ – che certifica Tierra Bio Organic – è simile a quella Rainforest Alliance. Anche se UTZ all’inizio si concentrava maggiormente sulla filiera produttiva e del consumatore. Oggi, per il prodotto caffè, le certificazioni RFA & UTZ sono equivalent. Tanto è vero che dal 2019, le due certificazioni confluiscono in un’unica gestione.”

La moka Carmencita, rilanciata ora da Lavazza, è una scelta particolare

Quando immaginiamo un consumatore che acquista il prodotto bio, pensiamo anche a una generazione che per l’uso domestico, preferisce l’uso delle capsule. Come si sposa questo recupero della tradizione della moka un po’ controtendenza, con il lancio di una miscela biologica invece in linea con i nuovi trend?

“Non abbiamo cercato di indirizzare il consumatore verso un solo metodo di estrazione. ¡Tierra! Bio Organic infatti, viene venduto in grani, in polvere e in capsule A Modo Mio. Ovviamente la scelta rimane nelle mani dell’utente finale. Dovrà lui decidere di fare un acquisto consapevole e coerente rispetto alle sue priorità.

Il target del Roast & Ground è un consumatore attento, sofisticato, curioso. In cerca di prodotti Premium, trainati da trend chiave come sostenibiltà, qualità e offerta personalizzata.

Come azienda, naturalmente produciamo tutti gli articoli che intercettano i gusti dei consumatori. Dando però lo spazio agli stessi di operare un acquisto consapevole.”

E’ stato difficile lavorare su questa miscela?

“I chicchi provenienti dal Centro e Sud America offrono dei prodotti straordinari di partenza. Sono stati ricercati dei flavour che poi ritroviamo dentro il caffè, sia dopo la degustazione guidata che nel dopopranzo. Le parti floreali e di frutta secca sono molto presenti e danno un gusto unico. Perfetto anche per chi di solito prende il caffè con lo zucchero: infatti si tratta di una miscela già dolce per natura.”

di Simonetta Spissu

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