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martedì 05 Novembre 2024
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Simonelli Group e Delta presentano il progetto di economia circolare De-Manufacturing

Mauro Parrini, coo dell'azienda: “In collaborazione con Delta srl (società del Gruppo Plados-Telma, uno dei principali produttori mondiali di lavelli da cucina in materiale composito, ndr), Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, CNR e ENEA. Abbiamo formulato delle ricette green (diverse modalità e processi di lavorazione per il riutilizzo di materiale composito, ndr) utilizzando materie prime di recupero in sostituzione parziale di materie prime vergini. Abbiamo svolto delle innovative prove di stampaggio dei pannelli laterali della macchina da caffè Eagle One di Victoria Arduino utilizzando materiali compositi di recupero dei prodotti Delta, ottenendo una carenatura davvero sostenibile e dalle caratteristiche molto interessanti: è antibatterica, ha una durezza superficiale altissima e quindi lunga durata, il colore rimane inalterato e stabile nel tempo. Inoltre, durante le fasi della ricerca abbiamo trasformato in nuova risorsa e quindi ottenuto nuova materia prima il materiale composito di un piano di un colatoio dal quale abbiamo prodotto il coperchio della campana caffè del macinino Mythos"

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BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – La riduzione dell’impatto ambientale dei prodotti e la riduzione dei consumi energetici sono temi che Simonelli Group sta affrontando da diverso tempo, tanto che fanno parte dei driver della ricerca e sviluppo dell’azienda. Uno degli ultimi progetti di ricerca che contribuiscono alla transizione di Simonelli Group verso un’economia di tipo circolare, si pone l’obiettivo di recuperare materiali compositi da poter riutilizzare nuovamente per la progettazione e realizzazione di nuovi materiali compositi, che oggi hanno un vasto uso e applicazione grazie alle loro caratteristiche di resistenza e durata nel tempo, ma che, allo stesso tempo, sono molto difficili da smaltire.

Il progetto De-Manufacturing di Delta srl e Simonelli Group

Il progetto di ricerca De-Manufacturing, sviluppato da Delta srl e Simonelli Group, rientra all’interno della piattaforma MARLIC (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites) della Regione Marche nell’ambito della “Manifattura sostenibile: eco-sostenibilità di prodotti e processi per nuovi materiali e de-manufacturing”.

La sfida del riutilizzo dei materiali compositi, infatti, risponde a un’esigenza forte, poiché corrisponderà non solo al miglioramento della sostenibilità ambientale, ma farà registrare importanti ricadute tecnologiche, economiche e sociali.

Si potrà infatti, non solo ridurne i flussi, ma anche individuare quelle tecnologie capaci di rendere i materiali compositi, un materiale nuovamente utilizzabile per prodotti o utilizzi in diverse filiere, rispondendo anche all’esigenze, mai attuali come in questo momento storico particolare, di risparmio energetico e nuove risorse.

Il riutilizzo di materiale composito di Simonelli Group

Mauro Parrini, coo Simonelli Group SpA afferma: “In collaborazione con Delta srl (società del Gruppo Plados-Telma, uno dei principali produttori mondiali di lavelli da cucina in materiale composito, ndr), Università di Camerino, Università Politecnica delle Marche, CNR e ENEA. Abbiamo formulato delle ricette green (diverse modalità e processi di lavorazione per il riutilizzo di materiale composito, ndr) utilizzando materie prime di recupero in sostituzione parziale di materie prime vergini.”

Mauro Parrini continua: “Abbiamo svolto delle innovative prove di stampaggio dei pannelli laterali della macchina da caffè Eagle One di Victoria Arduino utilizzando materiali compositi di recupero dei prodotti Delta, ottenendo una carenatura davvero sostenibile e dalle caratteristiche molto interessanti: è antibatterica, ha una durezza superficiale altissima e quindi lunga durata, il colore rimane inalterato e stabile nel tempo.”

C’è di più: “Inoltre, durante le fasi della ricerca abbiamo trasformato in nuova risorsa e quindi ottenuto nuova materia prima il materiale composito di un piano di un colatoio dal quale abbiamo prodotto il coperchio della campana caffè del macinino Mythos.”

Mauro Parrini conclude: “Si tratta di due esempi – continua Parrini – delle possibilità che scaturiscono da quella che a tutti gli effetti si può definire ‘simbiosi industriale’, laddove del materiale, frutto della produzione di un’azienda, non chiude il suo ciclo di vita divenendo rifiuto, ma si inserisce nuovamente nel ciclo produttivo, diventando risorsa, materia prima per la produzione di un’altra azienda”.

La piattaforma MARLIC

Il progetto De-Manufacturing di Delta e Simonelli Group e ha dato vita a un’operazione sinergica che ha cercato di concretizzare la filosofia delle 4R, pilatri dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero delle risorse.

Fabio Ceccarani, amministratore delegato Simonelli Group: “Siamo davvero felici di partecipare attivamente a queste sinergie virtuose, promosse e sviluppate anche all’interno della Piattaforma MARLIC in quanto fautrici di un duplice obiettivo: quello di dare un forte contributo alla transizione verso un’economia circolare e di far crescere e sviluppare il sistema industriale locale.”

Fabio Ceccarani conclude: “Il progetto De-Manufacturing si va aggiungere a una serie di ricerche e progetti che ci ha permesso negli anni di migliorare le performances estrattive delle macchine attraverso l’uso estensivo di tecnologie emergenti e di abbattere i consumi energetici che rappresentano oltre il 90% dell’impatto ambientale di tutte le macchine da caffè.”

La scheda sintetica di MARLIC

Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites (acronimo: MARLIC) è la piattaforma della Regione Marche nell’ambito della “Manifattura sostenibile: eco-sostenibilità di prodotti e processi per nuovi materiali e de-manufacturing”.

Il progetto, finanziato dalla Regione Marche nell’ambito del POR Marche FESR 2014-2020 , prevede un gruppo di lavoro di 27 soggetti guidati dall’impresa capofila HP Composites. Insieme ad HP anche 20 aziende tra cui Simonelli Group, la Fondazione Cluster Marche e cinque centri di ricerca tra cui l’Università di Camerino, l’Università Politecnica delle Marche, l’Università degli Studi di Urbino, ENEA e CNR.

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