RIMINI – Giornata intensissima anche la terza, lunedì 14 marzo al Sigep 2022 che è in corso fino a mercoledì 16 marzo. Tanti eventi che si sono succeduti con ordine richiamando soprattutto il pubblico degli interessati, sottratti per qualche mezzora al frenetico passeggio tra gli stand a caccia di novità, incontri, strette di mano. Conferme dopo due anni nel corso dei quali ci si è visti molto poco.
GELATO DAY 2022, LA “SINFONIA” DELLA DECIMA EDIZIONE
Artglace accende dal Sigep – The Dolce World Expo, in corso a Rimini sino a mercoledì 16 marzo, i riflettori sulla X edizione della Giornata Europea del Gelato Artigianale. Unica giornata che il Parlamento europeo abbia mai dedicato a un alimento, celebrata in tutto il vecchio continente il 24 marzo di ogni anno per contribuire alla valorizzazione di questo prodotto e di tutta la sua filiera, in grado di sostenere un giro d’affari da 8,7 miliardi di euro, con oltre 65.000 punti vendita e 300.000 addetti solo in Europa. Nella terza giornata della 43ª edizione di Sigep, il salone internazionale di Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè di Italian Exhibition Group, Artglace ha presentato la seconda edizione del Videocontest Gelato Day, con cui chiama tutti i gelatieri europei a realizzare un video di 90 secondi in cui mostrare la preparazione di “Dolce Sinfonia” il Gusto dell’Anno 2022 a base di cioccolato, nocciole, ricotta fresca e fichi sciroppati al rhum. Nell’occasione, si sono tenute le premiazioni di Silvia Chirico, la titolare della Tenuta Chirico ad Ascea (Salerno) che ha firmato la ricetta ufficiale di “Dolce Sinfonia”, e dei vincitori dell’edizione 2021 del Videocontest “Gelato Day”: Taila Semeraro della gelateria Ciccio in Piazza di Ostuni (BR), Luca Coccè della gelateria Peccati di Gola di Gallarate (VA) e Andrea Lunardon della gelateria Temptations di Soave (VR).
AMPI, PRESENTATO AL SIGEP IL NUOVO VOLTO DI ACCADEMIA
L’Accademia Maestri Pasticceri Italiani torna protagonista al Sigep – The Dolce World Expo. Nella terza giornata del salone di Italian Exhibition Group, in fiera a Rimini fino a mercoledì 16 marzo, la storica associazione ha raccontato al pubblico il suo nuovo volto, durante il talk “AMPI ieri, oggi e domani. Il futuro di Accademia: programmi e obiettivi”.
La “nuova” Accademia, nasce da un rinnovato spirito di condivisione che mette al centro la valorizzazione dell’identità della pasticceria italiana ed un’attenzione verso i giovani, il mondo della ristorazione ed i partner della squadra, come confermato dal presidente Sal De Riso: «Ampi sarà la casa di tanti nuovi giovani pasticceri, sono la nostra risorsa, il futuro del nostro settore, abbiamo in serbo progetti speciali per loro, ma sarà anche la casa della pasticceria da ristorazione perché confrontarsi e collaborare con una parte così importante del mercato è vitale.
Infine, la collaborazione con le aziende è alla base dei nostri progetti. Essere nostri partner non deve essere una semplice etichetta ma la base per progetti condivisi».
IL PANE DOPO LA TEMPESTA. CONFERME E TENDENZE DELLA PANIFICAZIONE SECONDO CERVED
Tornano a cresce i consumi di pane dopo i due anni terribili della tempesta pandemica. Riprendono slancio i consumi alimentari, trainati dalla grande distribuzione, in ripresa ma ancora sotto i livelli pre covid la ristorazione. Sono questi i punti salienti della preview della ricerca Cerved presentata nella terza giornata di Sigep – the Dolce World Expo di Italian Exhibition Group, alla fiera di Rimini fino a mercoledì 16 marzo nel talk promosso da AIBI, Associazione Italiana Bakery Ingredients. Maria Maltese, analista di Cerved, ha spiegato il cambiamento dei consumi nel post pandemia e come una nuova consapevolezza del valore del pane abbia influenzato i consumatori e di rimando anche la professionalità dei panettieri.
Tra i nuovi trend del post covid da segnalare il cambiamento nella geografia dei consumi (in sofferenza le grandi città mentre aumenta il consumo nei piccoli centri e nelle periferie); la polarizzazione dei consumi; il consumo che diventa sempre più programmato; l’attenzione all’origine dei prodotti. A livello di volumi la grande distribuzione continua a fare la parte del leone (con l’ingresso sempre più rilevante del canale discount che segna un +21%) e anche se il pane artigianale è ancora lontano dai livelli pre covid le esperienze del lockdown hanno fatto riscoprire ai consumatori il valore di un prodotto sempre molto apprezzato nelle tavole degli italiani.
Oggi, infatti, i consumatori cercano pani di qualità con una preferenza verso il “pane buono”, e quello condito. Tra i formati e il gusto le priorità sono al pane digeribile, ben fermentato e gustoso, alla freschezza. Si prediligono le pezzature più grosse e per i dolci invece prevalgono le monoporzioni. È cambiato il consumatore ma anche il panettiere. Che ha sfruttato il lockdown per crescere dal punto di vista professionale, cercando di selezionare sempre di più le materie prime, e sperimentando nuovi modi di gestire e comunicare il proprio lavoro.
I dati sono poi stati commentati da Giovanni Bizzarri, presidente di AIBI – Associazione Italiana Bakery Ingredients, e Andrea Carrassi, direttore generale di ASSITOL – Associazione Italiana dell’industria olearia.
IGINIO MASSARI: I CLASSICI DELLA GRANDE PASTICCERIA ITALIANA NON TRAMONTANO MAI
Il classico non tramonta mai. «I dolci tradizionali sono più veloci, semplici e fanno parte dei cibi dei nostri ricordi. Quando li mangiamo, mangiamo la nostra infanzia». Parola del Maestro Iginio Massari, fondatore e presidente onorario di CAST Alimenti, che lunedì 14 marzo, al Sigep – The Dolce World Expo, la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata al mondo del foodservice dolce, in fiera a Rimini fino a mercoledì 16 marzo, ha presentato il suo nuovo libro, “La Grande Pasticceria Italiana – Volume 2” edito da Italian Gourmet. Tiramisù, dolce scendiletto, gelatine di frutta, cioccolatini, pasta sfoglia, torrone morbido: questi dolci innovativi, pur facendo parte della tradizione, sono i protagonisti del nuovo progetto editoriale del Maestro, l’ultimo di quasi 170 libri scritti durante la sua carriera.
Oltre 250 ricette che percorrono ogni momento della nostra giornata. Dalle colazioni ai cake da viaggio, dalle monoporzioni alle torte innovative, dalle confetture ai torroni, alla piccola cucina, ai grandi lievitati. «La ricerca deve essere basata sulle nostre competenze ma anche sulle conoscenze storiche, altrimenti l’innovazione è solo un’ipotesi di innovazione» ha dichiarato Massari.
RACCONTARE IL CIOCCOLATO PER RENDERLO COMPRENSIBILE A TUTTI
Consolatorio, voluttuoso, versatile: il cioccolato è un alimento che si presta a infinite interpretazioni e che, per sceglierlo, utilizzarlo e degustarlo nel migliore dei modi, va conosciuto. Partono da qui Davide Comaschi, Campione del Mondo ai World Chocolate Masters 2013, e Marta Giorgetti, chef presso Chocolate Academy Milano, hanno pubblicato il libro “Sul cioccolato” di Chiriotti Editore, presentato nella terza giornata di Sigep – The Dolce World Expo, la manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata al mondo del foodservice dolce, in fiera a Rimini fino a mercoledì 16 marzo.
In un talk a cura di Pasticceria Internazionale e moderato da Livia Chiriotti, che ne è direttore editoriale, Comaschi ha dichiarato: «Fondamentale è la conoscenza della materia prima, sia dal punto di vista storico, sia dal punto di vista geografico, per poter ottenere una processazione ottimale.
È possibile ottenere un ottimo cioccolato con una processazione impeccabile e una materia prima che non corrisponde al top di gamma, ma è possibile anche il contrario: la differenza la fa la conoscenza e questo sapere va raccontato per renderlo comprensibile a chi acquista e consuma il prodotto».
Marta Giorgetti ha aggiunto: «Nel libro abbiamo inserito un capitolo sui cinque sensi impiegati nella degustazione del cioccolato, che è imprescindibile per saper spiegare come apprezzare al meglio i prodotti, saper scegliere le materie prime e capire le infinite varietà del cioccolato. La degustazione è ciò che separa chi consuma da chi ama il cioccolato».
NUOVE ALLEANZE TRA PASTICCERIA ARTIGIANALE E INDUSTRIA
In pasticceria è possibile innovare creando un trait d’union tra industria ed eccellenza artigiana. Questo il focus dell’incontro a cura dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo tenutosi nella terza giornata del Sigep – The Dolce World Expo, manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata al mondo del foodservice dolce, in fiera a Rimini fino a mercoledì 16 marzo, che ha visto gli interventi di Matteo Doveri, relazioni esterne e partnership dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, e di Erika Sesti, key account e category manager di Bridor.
Nel talk è stato approfondito il caso Pierre Hermé. «Pasticciere che sa come trasmettere la tradizione francese al resto del mondo ed è allo stesso tempo un maestro di innovazione.
Per farlo ha scelto un’azienda che potesse garantirgli la qualità della linea di produzione, rendendo una piccola selezione fruibile a tutti in tutti i paesi del mondo ed esportando quella che è la sua visione della pasticceria», ha spiegato Sesti.
«Il connubio tra industria e artigianato può essere un nuovo trend e un nuovo obiettivo da percorrere insieme, trovando i punti positivi di entrambi per portarli a compimento. In questo periodo di pandemia è stato fondamentale trovare delle soluzioni per trasmettere qualità e renderla fruibile a tutti. Abbiamo avuto meno possibilità di viaggiare, cerchiamo di farlo attraverso il gusto e con delle proposte che possano essere un insieme di tradizione e innovazione. Il nostro auspicio è che ce ne siano di più di esperienze di genere, in modo da creare più consapevolezza nell’industria, nella scelta delle materie prime, delle ricettazioni e delle lavorazioni», ha aggiunto Doveri.
FOODSERVICE, NEGLI USA PIACE SEMPRE PIÙ LA COLAZIONE FUORI CASA E IL GELATO
Il Covid-19 ha cambiato i modelli di comportamento dei consumatori statunitensi, come di quelli di tutto il mondo; lo conferma David Portalatin, senior vice president e food industry advisor di The NPD Group, società di analisi di mercato presente in 30 paesi del mondo, nel corso della terza giornata di Sigep – the Dolce World Expo di Italian Exhibition Group, alla fiera di Rimini fino a mercoledì 16 marzo.
Analizzando lo stato attuale e soprattutto le prospettive future dei consumi di cibo e bevande negli Stati Uniti, Portalatin ha sottolineato come il mercato statunitense si stia rialzando lentamente ma costantemente dal post Covid. Una ripresa segnata da cambiamenti nelle abitudini dei consumatori che è destinata ad impattare positivamente soprattutto su alcuni settori.
In particolare, negli Stati Uniti, come del resto in Cina, aumenta il consumo della colazione fuori casa e si riscopre il piacere del gelato che diventa sempre più protagonista nelle scelte americane. Un dato, questo, molto importante per le aziende presenti al Sigep, che possono quindi cogliere nel mercato statunitense importanti opportunità di business.
AL SIGEP I NUMERI DEL CAFFÈ BRASILIANO E IL SUO CONSUMO IN ITALIA
Il caffè brasiliano è il più consumato al mondo. La conferma arriva dal talk “Caffè del Brasile: qualità, sostenibilità e commercio estero” svoltosi durante la terza giornata del Sigep – The Dolce World Expo di Italian Exhibition Group, in fiera a Rimini fino a mercoledì 16 marzo, che ha visto protagonista Marcos Matos, Direttore Generale di CECAFÉ, Il Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile.
Nell’anno di raccolto 2020/2021 il paese ha prodotto 63,1 miliardi di sacchi di caffè, due terzi dei quali (45,5 miliardi) sono stati esportati. Per di più è proprio il nostro paese uno dei maggiori destinatari del chicco brasiliano: nel 2021 infatti, l’Italia è stato il terzo paese che ha importato più caffè dal Brasile (circa 3.000.000 di sacchi da 60 kg ciascuno).
Dei numeri importanti, accompagnati anche da azioni concrete in ambito di Corporate Social Responsibility e sostenibilità promosse da CECAFÉ, suddivise su 4 driver principali: economia, società, ambiente e sicurezza alimentare.