RIMINI – Nella Vision Plaza, cuore pulsante di Sigep, il futuro del food service viene delineato grazie a un calendario fitto di eventi. Ad aprire i lavori POLI.design con Identità e innovazione: l’ultima spiaggia. Case studies nel settore food, che ha visto la partecipazione di Gianpietro Sacchi, direttore e docente dei corsi di Alta Formazione “Design Experience” presso POLI.design; Benta Wiley, dell’agenzia di design e branding Between; Claudia d’Angelo, Fashion Heritage Manager; Cosimo Libardo di Nomad Consulting, società di consulenza per il mondo del caffè.
Durante il talk si è riflettuto sull’importanza sempre maggiore che i concetti di progettualità e di approccio manageriale rivestono anche nel settore del food, dimostrando come la ricerca di efficienza operativa resti un obiettivo necessario, ma non sia più sufficiente al successo di un’impresa della ristorazione.
Gli strumenti per garantirsi un futuro di crescita sono invece una solida strategia di brand equity e di storytelling – per costruire un’identità forte e caratterizzante –, differenziazione del business per ridurre, frazionandoli, i rischi e innovazione.
Al-Invest verde promuove il dialogo su caffè e sostenibilità in America Latina
Caffè e sostenibilità in America Latina: buone pratiche, sfide e strada da percorrere al centro dell’appuntamento di Al-Invest Verde, programma finanziato dall’Unione Europea (UE) con l’obiettivo di promuovere filiere produttive sostenibili in America Latina, dove, secondo la FAO si trovano cinque dei primi dieci Paesi produttori di caffè.
L’incontro, primo di una lunga serie che si terrà nel corso del 2023, ha riunito stakeholder del settore pubblico, privato e del terzo settore, provenienti dall’UE e da diversi Paesi latino-americani come la Colombia, Ecuador e Brasile, l’International Coffee Organization – ICO, oltre a Caffè Corsini e NKG Bero, per sottolineare l’importanza di costruire una catena del valore del caffè globale sostenibile e libera dalla deforestazione, concentrandosi sugli strumenti e sulle pratiche necessarie per affrontare tale sfida.
Partita la Gelato Europe Cup: in palio quattro posti per il Mondiale 2024 a Sigep
Sabato prima di due giornate di gara alla Gelato Europe Cup, la competizione che, per la prima volta a Sigep, selezionerà i team europei che gareggeranno alla Gelato World Cup del prossimo anno, sempre a Rimini.
I componenti delle sette squadre – Austria, Italia, Spagna, Francia, Germania, Ungheria e Regno Unito – si sono cimentati oggi nella prova della vaschetta decorata. Alla realizzazione del gelato, ognuno secondo la propria ricetta, è seguita la fase di decorazione. “Il gelato, oltre ad essere buono, deve essere anche bello. L’estetica, infatti, è la prima cosa che attira il cliente”, spiega Giancarlo Timballo, presidente del Comitato Organizzatore della Gelato World Cup che promuove la manifestazione insieme a Con.pa.It, la Confederazione pasticceri italiani.
Domenica sarà la volta di due prove ‘mistery box’: ad ogni squadra verrà assegnata, secondo estrazione, una scatola contenente un ingrediente segreto, con il quale dovrà ideare e realizzare una ricetta in 40 minuti. La prima prova verterà sui gelati al latte, la seconda su quelli alla frutta.
Le altre prove avranno al centro la produzione di una torta gelato e di una coppa in vetro decorata. È prevista anche la realizzazione di un’alzata decorativa in croccante per il buffet finale che servirà a presentare tutti i prodotti realizzati. Accederanno alla Gelato World Cup, in programma a Sigep 2024, le prime quattro squadre classificate.
Sostenibilità ambientale
Investire nella sostenibilità ambientale: costo o valore aggiunto?, sono il titolo e la domanda che hanno aperto il convegno promosso da Italmopa-Associazione Industriali Mugnai d’Italia a Sigep (fino al 25 gennaio alla Fiera di Rimini). “In realtà – ha introdotto il Professore Angelo Frascarelli, presidente Ismea – in un futuro non lontano un’impresa non sostenibile non esisterà più.
Sono i consumi ad indicarci la strada ed ogni azienda sceglie il percorso più congegnale, dalle norme cogenti che cresceranno ai percorsi volontari. Nielsen prevede tre dinamiche strutturali: la crescente polarizzazione dei consumi fra prodotti premium e low cost, la sostenibilità come elemento centrale e la trasformazione digitale. Chi oggi ha una impresa vicina al consumatore ha già intrapreso il percorso, le aziende intermedie di trasformazione hanno meno consapevolezza e invece serve agiscano in fretta”.
“Gli ultimi anni – ha evidenziato il presidente di Italmopa Andrea Valente – hanno visto un sensibile incremento delle iniziative che hanno riguardato la sostenibilità in generale, e quella ambientale in particolare, sia dei processi di trasformazione, sia dell’intera filiera. E’ doveroso evidenziare che la sostenibilità sarà destinata inevitabilmente ad incidere, dal punto di vista economico, sulle nostre aziende e sugli altri attori della filiera”.
Al convegno sono intervenuti anche Fabio Iraldo (professore di management della sostenibilità presso la scuola superiore Sant’Anna di Pisa), Emanuele Fontana (Head of Agribusiness del Crédit Agricole Italia) e Giuseppe Ferrandi (responsabile direzione commerciale acquisti pane e dolci Esselunga).
Italia 20: presentato il primo lievitato realizzato con 20 prodotti italiani Dop e Igp
Si chiama Italia 20 e si pone l’ambizioso obiettivo di racchiudere, in un solo assaggio, tutti i sapori dell’Italia. È stato presentato nella Choco Arena di Sigep il primo lievitato realizzato con ben 20 prodotti Dop e Igp, uno per ogni regione. Un dolce che si propone di diventare ambasciatore della grande tradizione italiana all’estero.
Nato da un’idea di Mirco Della Vecchia, Maestro cioccolatiere ed ex presidente di Cna Agroalimentare, e realizzato dalla pasticcera e specialista del panettone Beatrice Volta, Italia 20 contiene, come suggerisce il nome, 20 eccellenze certificate dello stivale: dalla nocciola del Piemonte Igp al mandarino tardivo di Ciaculli presidio Slow Food, passando per il Vin Santo del Chianti Doc, la pera dell’Emilia-Romagna, le fragoline di Sciacca, l’arancia Ribera, il cioccolato di Modica e il limone della Costa d’Amalfi, solo per citarne alcuni.
Al via anche la quinta edizione di Bread in the city
Dopo aver sfilato alla manifestazione inaugurale, le nove squadre partecipanti a Bread in the City si sono trasferite alla Bakery Arena per dar vita al campionato internazionale di panificazione.
I team, provenienti da Cina, Croazia, Israele, Italia, Messico, Olanda, Perú, Portogallo e Spagna sono composti da 2 concorrenti e 1 coach e si fronteggiano in cinque diverse specialità: ciabatta e pani speciali; pani liberi; vienneserie; torte da forno; e presentazione salata. Bread in the City è organizzato da Sigep, coordinamento a cura di Richemont Club Italia, con il Patrocinio di Richemont Club International.