FERRARA – L’imprenditore del caffè ferrarese, Antonio Filippini , si è spento lunedì sera all’ospedale di Cona, dov’era ricoverato da alcuni giorni. Aveva 91 anni.
Nel 1961, quando era dipendente di una casa editrice, si era lanciato nell’avventura imprenditoriale, associandosi ad un amico, Giuseppe Cristofori che era proprietario di due negozi.
‘Cri’ come Cristofori, ‘Fi’ come Filippini: ecco nascere il caffè Krifi, come l’azienda venne ribattezzata pochi anni dopo la nascita.
L’iniziativa di Filippini e del suo socio ebbe un tale successo da spingere i due imprenditori a chiudere i negozi e dedicarsi esclusivamente all’attività della torrefazione e commercializzazione del caffè.
Conquistando presto la leadership nel Ferrarese, ma puntando presto anche ad altri mercati; da via Mortara, dove in una stanzetta i due soci avevano installato le prime macchine per la torrefazione, ecco l’azienda trasferirsi nel 1993 in via Bologna.
Ma già dal 1980 la Krifi era diventata una società per azioni.
La crescita continuava, portando l’azienda sorta dal fiuto di Filippini e dell’amico Cristofori a conquistare almeno il 25% del mercato su scala provinciale, con oltre 2mila macchine professionali montate in altrettanti esercizi pubblici.
La passione per l’attività, oltre che dall’importazione diretta di materie prima dalla Colombia, Haiti, Santo Domingo e dall’India, era rappresentata anche dal continuo sviluppo tecnologico.
Nel 2011, per il cinquantesimo di fondazione dell’azienda, è stato inaugurato lo stabilimento completamente riammodernato di Chiesuol del Fosso, dove lavora una ventina di dipendenti. E proprio nella sua torrefazione, sabato mattina, si terranno i funerali, con un rito laico che segnerà il suo addio proprio alla reggia del caffè.
Nel 1997 Filippini, per la sua attività imprenditoriale, aveva anche ricevuto il premio alla carriera dell’Associazione Stampa.