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venerdì 22 Novembre 2024
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Shakerato, del nonno, in granita o cold brew, caffè freddo che passione

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MILANO – Negli Stati Uniti è ormai una mania, con numeri da capogiro. Come scatta l’estate le vendite di caffè praticamente si invertono. Il caffè freddo vale il 65-70% dei consumi per molte caffetterie.

Caffè freddo: la bevanda estiva per gli americani

Caffè freddo o, in questo caso, l’iced coffee,una volta era una curiosità regionale. In gran parte consumata nel Sud, oggi è diffuso in tutti gli Usa.

Per gli americani è diventata un’abitudine irrinunciabile da circa un decennio. Da quando hanno cominciato a proporlo varie catene e torrefattori.

Poi dal 2015, è arrivato Starbucks con il Frappuccino venduto nelle sue 13.000 sedi negli Stati Uniti.

E ora eccolo dunque disponibile nelle piccole caffetterie come nelle catene, ognuno con le sue caratteristiche e le sue diverse preparazioni. E in tanti si stanno tuffando su questo mercato in esplosione.

Il caffè freddo da mezza giornata

Come i Gregorys Coffee, come racconta il New York Times, con ormai 24 punti vendita a new York. Con un processo che dura all’incirca mezza giornata realizzano una bevanda che è descritta come “liscia, rotonda e lussureggiante”.

Il risultato sono 10.000 porzioni al giorno al picco della stagione estiva.

Il caffè freddo è dunque sul mercato Usa sostanzialmente un infuso . Ovvero, al caffè macinato viene aggiunta acqua fredda. Dopo qualche ora si ottiene, con molte varianti, una bevanda profumata e aromatica – prodotta praticamente con la filosofia opposta a quella del caffè italiano: nel segno della lentezza anziché dell’estrazione veloce dell’espresso.

E in Italia?

Anche noi abbiamo una tradizione ricca di caffè freddo. Con tutte le sue varianti, anche se il caffè caldo è irresistibilmente la prima scelta.

E anche se il caffè freddo non nasce a casa nostra. Stando a un po’ di ricerche storiche, l’origine sarebbe in Francia con il Mazagran, dal nome della legione dei soldati francesi in Algeria.

Ma di antica tradizione è anche in Vietnam, uno dei grandi produttori di caffè, la ricetta del Cà phê ?á.

E in Cile il Cafè Helado.

I Quarta ideatori del caffè freddo italiano

Mentre in Italia un punto di partenza si ritrova nella storia della famiglia Quarta, antichi torrefatori di Lecce e ora ideatori di una linea di caffè di ricerca.

Antonio Quarta, nella prima metà del secolo scorso, distribuiva il ghiaccio a Lecce. I clienti andavano nel suo locale a “picconarlo” per portarlo via.

Da lì, da quel ghiaccio picconato, nacque l’idea di aggiungere il caffè. E oggi l’Avio bar dei Quarta è un punto di riferimento e di innovazione.

Ma vediamo un po’ di varianti del caffè freddo che hanno anche la loro connotazione regionale

Il caffè con ghiaccio

L’origine è nel Salento, da lì ha conquistato l’Italia. Semplice e veloce. Si fa l’espresso bollente, si zucchera (meglio con zucchero liquido) e poi si versa in un bicchiere pieno di ghiaccio. In questo modo si trova anche in Spagna.

Se a Madrid chiedete un caffè freddo, vi daranno un normale espresso. Poi un bicchiere alto con ghiaccio, per mettercelo dopo averlo zuccherato a piacere (ottimo perché ciascuno può scegliere quanto lo vuole dolce).

Da bere in fretta prima che il ghiaccio si sciolga troppo. Alla moda salentina si potrebbe aggiungere un goccio di latte di mandorla (ecco il caffè leccese).

Il caffè shakerato

E’ sicuramente il modo più comune di prepararlo al bar. Viene preparato shakerandolo con l’aggiunta di ghiaccio e zucchero liquido, con possibile aggiunta di liquore secondo le proprie preferenze.

La granita al caffè

E’ una variante del caffè freddo, diffusa nel sud Italia. Il caffè è mescolato con un sciroppo di acqua e zucchero. Poi messo dentro un contenitore e sistemato in un freezer. Va quindi mescolato costantemente (all’incirca ogni mezz’ora) per evitare che si solidifichi. E dopo due ore ecco pronta la granita, magari da sormontare con panna montata. Da mettere in mezzo a un maritozzo o una brioscia siciliana.

Il “caffè granito”

Caffeina in versione dolce, è un must della Costiera Amalfitana. Nei bar è mantenuto al punto di congelazione ed è shakerato con costanza. Per mantenerlo semi liquido con molti cristalli di ghiaccio.

Mezzo freddo

Amato nella parte Orientale della Sicilia. Preparato facendo raffreddare lentamente un espresso per poi tenerlo a bassa temperatura prima di unirlo a una granita di caffè. Si può “macchiare” con un po’ di panna montata.

Aromatizzato

Non mancano le possibilità di aromatizzarlo: alla vaniglia, all’amaretto, alla banana. Nello shaker o semplicemente come topping.

Il caffè freddo del nonno

Si tratta di una crema al caffè fredda, diffusa nei bar. Vellutata, fresca. Si ottiene riscaldando la panna per pochi secondi al microonde così da sciogliervi del caffè solubile istantaneo.

E a casa?

Per chi adora la moka c’è ovviamente il caffè freddo fatto con più caffettiere.L’aggiunta di un po’ d’acqua prima di metterlo in una caraffa e congelarlo. Va tirato fuori dal freezer mezz’ora prima di berlo (ovviamente dopo averlo ben agitato).

Ma anche a casa sempre più usano le macchine espresso. E così le grandi marche si tuffano anche loro su questo mercato.

Come fa Nespresso con due nuove capsule, “On Ice” in limited edition. Pensate appunto per la preparazione con ghiaccio. Puntando su una delicata acidità che esalta la sensazione di freschezza e lascia passare aromi che il ghiaccio esalta.

Eleonora Cozzella

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