MILANO – Brutte notizie per quanto riguarda la qualità del cibo distribuite da diverse attività commerciali. I prodotti messi in vendita, non erano a norma. I controlli hanno eliminato dagli scaffali caffè, uova e altri alimenti.
Caffè: ben 5,2 tonnellate non in regola
Da verifiche finalizzate alla sicurezza nel comparto agroalimentare, i militari del Reparto Speciale dell’Arma dei Carabinieri, dislocati su tutto il territorio nazionale, hanno conseguito dei risultati poco promettenti.
In provincia di Cuneo
Nel settore dei marchi di tutela, all’interno di salumifici e aziende agricole, sono state rilevate irregolarità amministrative, per 16.000 euro.
La causa era l’assenza di autorizzazioni da parte dei consorzi di tutela
In provincia di Reggio Emilia e Bologna
Sono stati sequestrati 571 kg di conserve ortofrutticole per mancanza di elementi riconducibili alla provenienza del prodotto; mentre, in provincia di Caserta, a seguito di mancata rintracciabilità venivano sequestrate 1.800 uova.
Ancora, in provincia Salerno, 5,2 tonnellate di caffè e 20 quintali fra prodotti ortofrutticoli. Poi ancora, conserve di pomodoro e dolciumi privi di documentazione comprovante la provenienza degli stessi prodotti.
Anche 20 kg di formaggio falsamente evocanti Dop. (Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano).
Contestate sanzioni per circa 35.000 euro
Nei primi due mesi del 2018, l’attività preventiva del Reparto Speciale dei Carabinieri, a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, ha portato al sequestro di oltre 43 tonnellate di prodotti agroalimentari. (conserve, confetture, polpa di pomodoro, caffè, dolciumi e altro).
Poi 1.774 litri di bevande alcoliche e circa 161 quintali di alimenti evocanti Dop e Igp (sughi, salumi, formaggi e paste ripiene) e sanzioni per oltre 87.000 euro.