MILANO – Pur tornando a crescere in termini di volume, Nestlé pubblica una semestrale inferiore alle attese, che delude i mercati. Il colosso svizzero dell’alimentazione ha reso noti ieri, giovedì 25 luglio, i risultati per i primi sei mesi di esercizio: il fatturato ha segnato una contrazione del 2,7%, a 45,045 miliardi di franchi svizzeri, sulla quale i cambi hanno impattato negativamente per il -4,4% e i disinvestimenti per il -0,4%.
La crescita organica, nella prima metà del 2024, è stata del 2,1%, al di sotto della stima media di crescita del 2,5% fornita dal consenso aziendale.
La crescita interna reale (RIG) di Nestlé, un parametro di misura del volume delle vendite, è aumentata dello 0,1% nella prima metà del 2024 (+2,2% nel secondo trimestre), mentre gli analisti si aspettavano una contrazione dello 0,5%.
L’Ebit è stato pari a 7,8 miliardi di franchi, in calo dello 0,8%, con un relativo margine del 17,4%, in rialzo rispetto al 17,1% dell’anno scorso.
L’utile netto è rimasto sostanzialmente stabile a 5,6 miliardi. Va detto tuttavia che il margine di profitto netto è aumentato di 30 punti base al 12,5% su base riportata e di 40 punti base a valuta costante.
Di conseguenza, l’utile per azione è aumentato dell’1,8% arrivando a 2,16 franchi svizzeri su base riportata.
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