TREVISO- Segafredo sfida Red Bull. È un annuncio a sorpresa quello che Matteo Zanetti, presidente della Segafredo Coffee System, ha deciso di rendere pubblico a margine del Salone d’Impresa alla Came di Dosson.
Lo storico marchio del caffè, infatti, inizierà a produrre un energy drink, una bevanda energetica proprio sul modello delle più famose Red Bull o Monster. Marchi citati esplicitamente da Zanetti come nuovi concorrenti da aggredire su un mercato destinato soprattutto ai giovani.
Per uno dei “signori del caffè” trevigiani è una svolta epocale. Che si accompagna allo sbarco sui mercati di un altro prodotto made in Segafredo, la seconda novità annunciata da Zanetti: “Cold Brew”, un caffè estratto da un procedimento a freddo nato negli Stati Uniti.
Ma in questo caso, appunto, sempre di caffè si tratta. Se si parla di energy drink, è tutto diverso.
Un segmento nuovo
Un segmento completamente nuovo, una strada finora mai tentata dal gruppo della storica famiglia trevigiana: «Entreremo nel mercato di Red Bull e Monster» ha spiegato Zanetti senza nascondersi, «loro hanno bevande a base di caffeina, taurina (in quantità maggiore) e diverse sostanze chimiche al loro interno. Noi invece proponiamo una bevanda molto più naturale; fatta al 90 per cento di caffeina e al 20 per cento circa di guaranà, una sostanza nativa della foresta amazzonica con proprietà eccitanti. La sua componente energetica, tuttavia, è del tutto naturale».
Le tempistiche non sono ancora chiarissime: «Il prodotto è ancora in fase di studio». Sul nome, invece, un’idea è già stata trovata: si chiamerà, semplicemente, “Energy Coffee Drink”. Insomma, per fare concorrenza a Red Bull e Monster c’è tempo. Ma l’aspetto “salutista” del nuovo prodotto, con il minor ricorso alla chimica, sarà una marcia in più in una sfida che si presenta assai complicata.
Sempre più investimenti nel porzionato
L’annuncio farà forse storcere il naso ai puristi del caffè “made in Treviso”, ma non è l’unica novità introdotta da Zanetti per garantire all’azienda un futuro da protagonista sui mercati. Segafredo Coffee System ha annunciato di voler investire sempre di più nel segmento del “porzionato”, le capsule: «Con questa tecnologia il caffè espresso, che all’estero è molto apprezzato ma non è semplice da trovare, lo possono fare tutti. E noi possiamo portarlo a Singapore o nel resto dell’Asia senza compromettere il suo gusto e il suo sapore. Il mercato sta rispondendo molto bene ed è in grande espansione».
Una tendenza evidenziata anche dalla trimestrale di De’ Longhi, che al 31 marzo 2018 ha registrato i buoni risultati del fatturato (in volo verso quota due miliardi di euro) collegandoli alla crescita impetuosa delle macchine semiautomatiche per il caffè espresso.
Mesi di grande attivismo
Sempre a margine del Salone d’Impresa Zanetti ha ricordato le peculiarità della sua azienda, la Segafredo Coffee System, rispetto alla Massimo Zanetti Beverage Group Spa, fondata dal padre, con cui spesso viene confusa.
Per l’intero universo Zanetti sono, comunque, mesi di grande attivismo. Di recente la Segafredo Zanetti Espresso ha siglato un accordo in Indonesia con PT Deli Boga Rasa, operatore locale con esperienza nel settore del food and beverage per lo sviluppo di oltre 80 Segafredo Zanetti Café in tutto il Paese.
PT Deli Boga Rasa, che agirà come master franchise, sarà in grado di inaugurare il primo café in tempi brevissimi, non appena si otterrà il via libera dalle autorità indonesiane.
Massimo Zanetti Beverage Group Spa distribuisce in circa 110 paesi. Il gruppo gestisce tutte le attività della filiera fino al consumo, operando su 18 stabilimenti attivi in Europa, Asia, e America.
Andrea De Polo