mercoledì 30 Ottobre 2024

Schultz a Milano: «Ecco perché il caffè deve avere un impatto sociale anche sui dipendenti»

L'apertura del summit per il futuro e l'innovazione del food, è avvenuta puntualmente alle 10.30. Lo scenario per una prospettiva sostenibile, si è concentrato sull'investimento in due motori principali: i giovani e la tecnologia

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MILANO – La prima data di apertura di Seeds & Chips – Global Food Innovation Summit – ha preso il via al Mico di Milano. Porte spalancate alle 10.30 verso tutti gli operatori che gravitano attorno al settore food e caffè in particolare, dato il nome del relatore principale. Howard Schultz, fondatore e presidente del colosso mondiale delle caffetterie Starbucks.

Tantissime infatti, sono le esposizioni all’intero evento: protagonista su tutti, è l’acqua. Ma non manca lo spazio per l’innovazione di tanti prodotti: dal cioccolato sino alle coltivazioni più varie per sfamare il mondo.

CIMBALI M2

Lungo tutto il percorso, gli occhi sono rapiti da diversi macchinari, che fanno ben sperare in un futuro sul quale abbiamo il pieno controllo di crescita.

Il caffè fa gli onori di casa

E’ interessante che, un summit di tale calibro e ampiezza, si apra al pubblico proprio con un intervento che ha l’aroma di caffè. Difatti, il “la” alla serie di numerosi incontri, è stato orchestrato da Howard Schultz.

Il grande Opening

Di fronte ad una platea ghiotta, pronta al confronto con il fondatore di Starbucks, ha fatto il suo ingresso proprio Howard Schultz. Che, dal palco, ha sì detto di essere ebreo. Ma di essere anche un grandissimo ammiratore di Papa Francesco. Che per Schultz è la persona più importante al mondo in questo momento critico.

Ma ad introdurre Seed & Chips, non è rimasto solo. Infatti, si sono alternate diverse figure importanti, per contestualizzare meglio l’evento.

Il primo a comparire è stato Marco Gualtieri, Founder e chairman di Seeds & Chips. Il fondatore ha preso la parola, dando il benvenuto agli ospiti in sala.

Innovazione e giovani

Sono questi i due elementi alla base del futuro del food system. A dimostrazione di quest’affermazione, è stato fatto accomodare sullo stesso palco, con a fianco proprio Marco Gualtieri, un gruppo di giovani promesse.

Ragazzi che, così come ha voluto sottolineare poi Kerry Kennedy – fondatrice del Robert F. Kennedy Center for Human Rights – “sono la soluzione per la salvezza della terra”.

Il menù prima del caffè

Si sono quindi susseguite vari personaggi di spicco, che hanno coinvolto gli spettatori nella visione dietro Seeds & Chips. tutti gli interventi sono stati utili per inquadrare meglio quali siano gli autentici motori che hanno messo in moto lo stesso evento.

I termini ricorrenti restano “innovazione”, “tecnologia” e “sostenibilità”. Senza questi elementi, così da com’è emerso dalle voci di tutti gli interlocutori, non si potrà fronteggiare le problematiche future. Come l’aumento dell’inquinamento e, dall’altra parte, la scarsità delle risorse.

Gli speakers

Hanno camminato sul palco dell’Opening innanzitutto tre donne: Cristina Bowerman, ambasciatrice del gusto, Kerry Kennedy, fondatrice del Robert F. Kennedy Center for Human Rights; infine la principessa Viktoria de Bouron de Parme, Patron di Save the children.

Si sono poi espressi Alan Christian Rizzi, sottosegretario Regione Lombardia: l’unico intervenuto che ha parlato in italiano.

È poi toccato al capo del Cnr, il ricercatore Aldo Ceriotti.

Infine tutti i mille riflettori della sala su Howard Schultz.

Sul suo intervento riferiamo in dettaglio nell’edizione di domani.

Qui vi proponiamo una sintesi dei concetti esposti. Sintesi che non rende conto delle parole alte pronunciate dal fondatore di Starbucks.

Abbiate pazienza fino a domani: abbiamo registrato tutto. Ed era tutto pronto per la pubblicazione. Ma l’accordo con Nestlé e il necessario commento ha tolto spazio ad un evento che merita perché è di quelli rari.

Ed esserci ad ascoltare è stato emozionante.

Starbucks la Roastery di Piazza Cordusio a Milano
La Roastery Starbucks di Piazza Cordusio a Milano che aprirà il prossimo settembre in un rendering che mostra per la prima volta il papazzo senza le impalcature e con le insegne luminose che saranno utilizzate

“Una nuova ‘roastery’ Starbucks la aprirà a Milano a settembre”. Ha esordito così a Seeds & Chips l’executive chairman Howard Schultz definendo meglio i tempi dello sbarco del gruppo in Italia. “Nel 1987 avevamo 11 punti vendita oggi abbiamo quasi 29 mila store con 100 milioni di clienti alla settimana”, ha aggiunto.

“Sono venuto in Italia nel 1983 quando ero giovane e la mia immaginazione è stata catturata dal senso del comunità dei bar italiani e questa è stata l’idea che ho portato negli Stati Uniti”, ha ricordato Schultz spiegando che il primo store in Italia della catena di caffetterie aprirà “i primi di settembre” nell’edificio “ex Poste in Piazza Cordusio, veniteci a trovare”, ha aggiunto rivolgendosi alla platea di Seeds & Chips.

“Non vogliamo insegnarvi a fare l’espresso, anzi vogliamo farvi vedere che cosa abbiamo imparato”, ha poi sottolineato ricordando che Starbucks non è solo caffè “ma vendiamo qualcosa di più, un’emozione, un’esperienza, l’opportunità per i nostri clienti di sapere cosa facciamo. Ma operamo anche a favore dei dipendenti. Perché il caffè deve avere un impatto sociale per tutti i nostri partner”.

Le interviste

Diamo appuntamento all’edizione di domani per la trascrizione completa dell’intervento. E anche delle interviste-conversazioni con Angelo Moratti, vice presidente Saras, e con tre ragazzi definiti pionieri del futuro: Thomas King, Rama Jalab e Harle Thomas.

Rama Jalab
Le domande di Rama Jalab

Il tutto sotto il ferreo controllo della giornalista della Cnn Rachel Crowe che ha stoppato sul nascere qualunque riferimento all’accordo con Nestlé e a Moratti che voleva approfondire i temi legati all’apertura milanese.

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