Sebastiano Caridi è uno dei più importanti pasticceri sul panorama nazionale, vincitore dell’edizione 2014-2015 del talent di Rai2 “Il più grande pasticciere” e premiato quest’anno nella 14esima edizione della guida “Pasticcieri & Pasticcerie” del Gambero Rosso con “due torte”, ha un punteggio di 88/100 per il suo locale a Faenza, con una menzione speciale per la pasticceria salata. Inoltre è brand ambassador di Essse Caffè.
Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Maria Vittoria Fariselli al maestro per il portale Ravenna e Dintorni.
Sono solo due le pasticcerie in Italia (l’altra è quella di Dalmasso di Avigliana) premiate dalla guida nell’ambito della pasticceria salata. Cosa significa questo riconoscimento?
“Ricevere premi è sempre bello, perché ti dà la conferma di essere sulla strada giusta. Il Gambero Rosso è una vera istituzione sul panorama nazionale e un risultato come questo è una bella emozione, soprattutto in un settore come quello della pasticceria salata su cui stiamo puntando tantissimo… anche se devo ammettere che ancora fatico a realizzare, preso dalla volata verso il Natale…”.
Come mai questa predilizione per la pasticceria salata?
“Perché credo sia un settore troppo poco considerato. Un tempo c’era tanta richiesta, poi è stato quasi dimenticato. La mia idea di pasticceria è quella “di un’originalità che torna alle origini” e mi piace trasformare i classici della bakery – dalla pizza alle focacce passando per i mignon salati – in chiave moderna, piccola e sfiziosa, perfetta per aperitivi, ricorrenze, catering e coffee break. Sono tra i pochi in Italia a tenere corsi sull’argomento, e noto con piacere che la richiesta da parte dei colleghi sta crescendo, ridando il giusto valore a questo ramo”.
Quindi tra tradizione e innovazione chi ha la meglio?
“La pasticceria è creatività: il segreto sta nel riuscire ad innovare rispettando la tradizione. La pasticceria tradizionale cammina benissimo da sé, ma nulla ci vieta di giocare con spezie e consistenze per ottenere qualcosa di più contemporaneo. È importante però non snaturare mai la base alla ricerca di qualcosa di nuovo e quasi mai necessario. Un tiramisù alla fragola, per esempio, non lo farò mai nemmeno sotto tortura”.
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